In più di un anno e mezzo hanno raccolto oltre 9mila euro. Ed ora, grazie ai soldi racimolati dalle offerte è stato possibile aprire il cantiere dei lavori per ristrutturare la facciata principale, quella laterale ed i cornicioni della chiesa della Sacra Famiglia, al rione Diaz. Merito della caparbietà del parroco don Claudio Manfredi, dei tanti fedeli e del Comitato pro-Sacra Famiglia che non avendo ricevuto aiuti economici da nessuna istituzione – Diocesi e Comune in testa – hanno avviato una campagna di sensibilizzazione al fine di mettere in sicurezza l’edificio dopo nell’aprile del 2012, in seguito alla caduta di calcinacci dai muri, i Vigili del Fuoco avevano emessa un’ordinanza di chiusura della chiesa perché pericolante.
LA CHIESA NON E’ CHIUSA Ma don Claudio ha preferito non rispettare il documento. Perché chiudere la chiesa avrebbe rappresentato un “danno sociale oltre che spirituale”. Visto che la parrocchia è l’unico aggregatore sociale nel quartiere per le famiglie, per gli anziani, per gli adulti. Ed in particolare, per i bambini che nei locali della chiesa svolgono attività di oratorio e di catechesi. Ed allora, in questi anni le porte della Sacra Famiglia sono sempre rimaste aperte per celebrare funzioni liturgiche e non. E la costanza, ha premiato il giovane parroco ed i fedeli che hanno contributo a sostenere le attività della parrocchia. “In oltre un anno e mezzo – spiega don Claudio – il Comitato pro Sacra Famiglia è riuscito a raccogliere più di 9mila euro fra i fedeli, i parrocchiani ed i simpatizzanti. E dallo scorso 14 gennaio è stato alzato il ponteggio per avviare i lavori di ristrutturazione della facciata principale e laterale e dei cornicioni”.
L’APPELLO INASCOLTATO Oltre a racimolare i soldi grazie al Comitato, don Claudio ha iniziato a fare economia un po' su tutto. E scherza: “Anche sull’ostia da dare la domenica a messa”. Perché se c’è una cosa che non gli manca è il dono dell’ironia. Che fa il paio con quello della determinazione. Tanto da spingerlo ad andare avanti anche senza ricevere l’aiuto di nessuno: “In questi anni – prosegue don Claudio – abbiamo chiesto aiuto anche al vescovo della diocesi di Foggia-Bovino, Francesco Pio Tamburrino, al sindaco, Gianni Mongelli, e ad altre istituzioni. Ma non abbiamo ricevuto risposte. Allora, per evitare la chiusura della chiesa e trovare i soldi necessari per avviare il cantiere, abbiamo costituito il Comitato che in questo lungo periodo ha raccolto le offerte utili per effettuare l’intervento di ristrutturazione che dovrebbe durare circa due mesi”.