Perseguita
suoceri con minacce, urla e ingiurie: divieto di avvicinamento per
pregiudicato 42enne
Personale della Squadra Mobile, al termine di indagini coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento, emessa nei confronti di un quarantaduenne, pregiudicato e contiguo a una “batteria” mafiosa foggiana, ritenuto responsabile di atti persecutori, minacce e lesioni aggravate.
LE MINACCE. L’indagato – ricostruiscono dalla questura -, con condotte reiterate, poneva in essere atti persecutori ai danni dei propri suoceri, apostrofandoli con continue ingiurie, urlate dal balcone della propria abitazione o attraverso gli spazi condominiali, minacciando gli stessi di morte se non avessero trasferito la proprietà dell’appartamento in cui l’uomo convive con la propria compagna, figlia delle parti offese, a favore di quest’ultima.
CALCI E PUGNI. Le continue prevaricazioni, accompagnate dai calci e pugni sferrati contro la porta dell’abitazione dei suoceri hanno ingenerato in quest’ultimi un mutamento delle proprie abitudini di vita, fino al punto di essere costretti a stare in silenzio e di non provocare rumori per non far percepire la propria presenza all’indagato.
LA CADUTA. Gli atti persecutori culminavano in un episodio di violenza fisica quando, durante l’ennesimo litigio, l’uomo spingeva con veemenza la propria suocera, che, a seguito della caduta, riportava la frattura del radio e dell’ulna, con una prognosi superiore ai 40 giorni.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.