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Piani di zona, Cgil denuncia: "I Comuni foggiani hanno lasciato inutilizzati 30 milioni"

E parte il parallelo con Giuseppe Di Vittorio

“Con l’ultima programmazione, nell’ambito dei Piani di Zona, i comuni della Capitanata hanno lasciato inutilizzati circa 30 milioni di euro disponibili per migliorare quantità e qualità dei servizi e dell’assistenza alle persone. Si tratta di fondi che, se utilizzati, avrebbero migliorato la qualità della vita di tante famiglie e creato posti di lavoro”.
EMERGENZE DEL TERRITORIO. E’ questa la denuncia di Franco Persiano. Il Segretario Generale Spi-Cgil Foggia, intervenendo ieri al Congresso del Sindacato Pensionati di Cerignola, ha spiegato che quelle risorse sarebbero state preziose per intervenire in modo serio sulle emergenze socio-sanitarie che caratterizzano il territorio.
DENUNCIARE I RITARDI. “La Capitanata non può permettersi di lasciare inutilizzato nemmeno un euro delle risorse destinate alle fasce più deboli della popolazione. In questa provincia”, ha aggiunto Persiano, “il 68 per cento delle pensioni erogate è al di sotto dei 500 euro mensili: è inaccettabile che si tolga ai pensionati anche il diritto alla cura e all’assistenza. Il nostro sindacato dovrà essere ancora più vigile e attento per denunciare i ritardi delle amministrazioni e fare in modo che nella prossima programmazione quei fondi non vadano perduti”.
IL PARALLELO CON DI VITTORIO. Nell’auditorium della Casa del Popolo di Cerignola, è intervenuto anche Giuseppe Spadaro, Segretario Generale Spi-Cgil Puglia. “Durante il prossimo Congresso Regionale”, ha annunciato Spadaro, “distribuiremo ai delegati il testo della lettera di Di Vittorio al Conte Pavoncelli. La Cgil, oggi come allora, è un punto di riferimento anche per la questione morale in questo Paese. C’è un filo rosso che continua a legarci all’insegnamento di Peppino Di Vittorio, un filo rosso rappresentato anche dall’atteggiamento propositivo che il nostro sindacato ha dimostrato presentando il Piano del Lavoro. In quel documento, sono illustrate le proposte della Cgil per far ripartire l’Italia”.

di Redazione 


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