Una lettera fortemente critica, e a tratti infuocata, quella inviata dal Primo Cittadino di Manfredonia all'ingegner Attilio Manfrini, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, Franco Landella, e, per conoscenza, all’Assessore Regionale alla Sanità, Pentassuglia.
VANIFICAZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO. Nel mirino, la deliberazione n. 1159 del 3 ottobre 2014 elaborata da Manfrini e di fatto approvata la quale, a dire del sindaco Angelo Riccardi, penalizzerebbe in modo altamente discriminante il comune sipontino e molti altri centri limitrofi, inoltre “Senza alcuna logica”. Inoltre, il sindaco di Manfredonia contesta anche la modalità d'approvazione la quale, a differenza del 2012 (deliberazione n.188), non tiene minimamente conto del parere della Conferenza dei Sindaci: ““Il sottoscritto – scrive Riccardi nella sua nota – in rappresentanza degli interessi legittimi delle popolazioni ricomprese nel distretto sanitario di Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata e Zapponeta, avrebbe certamente dato battaglia votando, senza dubbio, contro. Si tratta – si legge ancora – di una totale vanificazione del processo partecipativo voluto dalla legislazione regionale di settore”.
“DATI SCANDALOSI”. “Il nuovo Atto Aziendale si fonda su una palese discriminazione della politica sanitaria nei confronti dei bisogni di salute di alcune popolazioni a vantaggio di altre”: queste, ancora, le parole utilizzate da Angelo Riccardi, il quale pone l'accento su quello che sarebbe ai suoi occhi un piano studiato a tavolino e volto a ridurre drasticamente la qualità e la quantità delle prestazioni dell’Ospedale di Manfredonia e delle strutture e dei servizi sanitari dei Comuni di Monte S. Angelo, Mattinata e Zapponeta. “Dati scandalosi”, a dire del Sindaco: “Su 34 strutture complesse (cioè primari) previste per gli ospedali, appena 6 sono attribuite all’Ospedale di Manfredonia, nessuna per l’Ospedale di Lucera, mentre sono assegnate 14 all’Ospedale di Cerignola e 14 all’Ospedale di San Severo. La struttura sanitaria di Monte S. Angelo – scrive ancora il Primo Cittadino del comune garganico – da trasformare in Casa della salute secondo l’accordo sottoscritto con la Regione, è semplicemente dimenticata e abbandonata a se stessa”.
PENALIZZATO ANCHE IL PRONTO SOCCORSO. Inoltre, risulterebbe fortemente penalizzato anche il servizio di emergenza, ossia il pronto soccorso, di Manfredonia, con un declassamento a semplice servizio: un bacino di oltre 100 mila abitanti che aumentano notevolmente durante il periodo estivo. “Anche i servizi di Radiologia, di Anestesia e Rianimazione e di Laboratorio Analisi del nostro Ospedale – scrive ancora Riccardi – sono privati dei primari, mentre le strutture complesse vengono assicurate soltanto agli Ospedali di Cerignola e San Severo”. Una discrepanza inspiegabile a suo dire, in quanto “nel Distretto di Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata e Zapponeta sussiste la struttura riabilitativa ospedaliera con il maggior numero di posti-letto (14) rispetto agli 8 posti-letto di San Severo (a cui vengono aggregati altri 12 posti-letto di lungodegenza)”. Manfredonia, insomma, “senza alcuna logica e il minimo buon senso”, viene declassata a struttura semplice, mentre i centri di riabilitazione di San Severo diventano struttura complessa.
“POPOLAZIONI CONTRO”. Sul finale della missiva, Angelo Riccardi promette “battaglia”, invocando il ritiro immediato del provvedimento: “La Deliberazione del Direttore Generale n. 1159 del 3.10.2014 è lesiva delle prerogative incomprimibili della Conferenza dei Sindaci e del tutto inaccettabile in quanto, di fatto, mette le popolazioni le una contro le altre. Pertanto – si legge ancora – essa va immediatamente ritirata e riformulata con il coinvolgimento degli Amministratori locali, così come stabiliscono le norme regionali. Se ciò non accadrà nel volgere di pochi giorni, sarà necessario l’intervento autorevole dell’Assessore Regionale al Welfare”.
Un
a lettera fortemente critica, e a tratti infuocata, quella inviata dal Primo Cittadino di Manfredonia all'ingegner Attilio Manfrini, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, Franco Landella, e, per conoscenza, all’Assessore Regionale alla Sanità, Pentassuglia.
VANIFICAZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO. Nel mirino, la deliberazione n. 1159 del 3 ottobre 2014 elaborata da Manfrini e di fatto approvata la quale, a dire del sindaco Angelo Riccardi, penalizzerebbe in modo altamente discriminante il comune sipontino e molti altri centri limitrofi, inoltre “Senza alcuna logica”. Inoltre, il sindaco di Manfredonia contesta anche la modalità d'approvazione la quale, a differenza del 2012 (deliberazione n.188), non tiene minimamente conto del parere della Conferenza dei Sindaci: ““Il sottoscritto – scrive Riccardi nella sua nota – in rappresentanza degli interessi legittimi delle popolazioni ricomprese nel distretto sanitario di Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata e Zapponeta, avrebbe certamente dato battaglia votando, senza dubbio, contro. Si tratta – si legge ancora – di una totale vanificazione del processo partecipativo voluto dalla legislazione regionale di settore”.
“DATI SCANDALOSI”. “Il nuovo Atto Aziendale si fonda su una palese discriminazione della politica sanitaria nei confronti dei bisogni di salute di alcune popolazioni a vantaggio di altre”: queste, ancora, le parole utilizzate da Angelo Riccardi, il quale pone l'accento su quello che sarebbe ai suoi occhi un piano studiato a tavolino e volto a ridurre drasticamente la qualità e la quantità delle prestazioni dell’Ospedale di Manfredonia e delle strutture e dei servizi sanitari dei Comuni di Monte S. Angelo, Mattinata e Zapponeta. “Dati scandalosi”, a dire del Sindaco: “Su 34 strutture complesse (cioè primari) previste per gli ospedali, appena 6 sono attribuite all’Ospedale di Manfredonia, nessuna per l’Ospedale di Lucera, mentre sono assegnate 14 all’Ospedale di Cerignola e 14 all’Ospedale di San Severo. La struttura sanitaria di Monte S. Angelo – scrive ancora il Primo Cittadino del comune garganico – da trasformare in Casa della salute secondo l’accordo sottoscritto con la Regione, è semplicemente dimenticata e abbandonata a se stessa”.
PENALIZZATO ANCHE IL PRONTO SOCCORSO. Inoltre, risulterebbe fortemente penalizzato anche il servizio di emergenza, ossia il pronto soccorso, di Manfredonia, con un declassamento a semplice servizio: un bacino di oltre 100 mila abitanti che aumentano notevolmente durante il periodo estivo. “Anche i servizi di Radiologia, di Anestesia e Rianimazione e di Laboratorio Analisi del nostro Ospedale – scrive ancora Riccardi – sono privati dei primari, mentre le strutture complesse vengono assicurate soltanto agli Ospedali di Cerignola e San Severo”. Una discrepanza inspiegabile a suo dire, in quanto “nel Distretto di Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata e Zapponeta sussiste la struttura riabilitativa ospedaliera con il maggior numero di posti-letto (14) rispetto agli 8 posti-letto di San Severo (a cui vengono aggregati altri 12 posti-letto di lungodegenza)”. Manfredonia, insomma, “senza alcuna logica e il minimo buon senso”, viene declassata a struttura semplice, mentre i centri di riabilitazione di San Severo diventano struttura complessa.
“POPOLAZIONI CONTRO”. Sul finale della missiva, Angelo Riccardi promette “battaglia”, invocando il ritiro immediato del provvedimento: “La Deliberazione del Direttore Generale n. 1159 del 3.10.2014 è lesiva delle prerogative incomprimibili della Conferenza dei Sindaci e del tutto inaccettabile in quanto, di fatto, mette le popolazioni le una contro le altre. Pertanto – si legge ancora – essa va immediatamente ritirata e riformulata con il coinvolgimento degli Amministratori locali, così come stabiliscono le norme regionali. Se ciò non accadrà nel volgere di pochi giorni, sarà necessario l’intervento autorevole dell’Assessore Regionale al Welfare”.