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"Piccoli giornalisti crescono", premio  all'Istituto Marcelline. Per febbraio il tema è "la vita"

Arriva dall'Istituto Marcelline l'articolo vincitore del mese di gennaio del concorso "Piccoli giornalisti crescono". Com'è noto, infatti, la redazione del giornale scolastico ilSottosopra dell’ITE B. Pascal di Foggia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Foggia – Ufficio V (ex provveditore), Foggia Città Aperta e La Città del Cinema, ha lanciato un concorso per i ragazzi della terza classe delle scuole medie della provincia di Foggia. L'iniziativa  finalizzata ad avvicinare i giovani al giornalismo e all'arte del raccontare i fatti quotidiani, tramite l'attività di comunicazione, per favorire la formazione e lo sviluppo delle coscienze.

IL TEMA. Intanto, è stato lanciato il tema per il mese di febbraio: "La vita è un'opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà." (Madre Teresa di Calcutta) Prendendo spunto dall'inno alla vita di Madre Teresa di Calcutta, l’alunno dovrà descrivere cos'è la vita, quali sono le bellezze, le opportunità e i momenti che rendono speciale la sua vita. Gli articoli dovranno essere inviati a info@ilsottosopra.info entro le 20.00 del 29 febbraio 2020.

L'ARTICOLO VINCITORE DI GENNAIO. Società attuali e pace: un binomio impossibile?

Il 1° gennaio 2020, giornata mondiale della pace, papa Francesco inizia il suo discorso dicendo che la pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza. Nei momenti bui, tutti noi temiamo di non vedere più la luce, di non superare gli ostacoli che ci presenta la vita, di non poter più andare avanti. Ma grazie alla speranza e alla fede verso Dio, alla fine riusciamo sempre a ritrovare il nostro cammino, anche se lungo e faticoso: sapendo che c’è sempre qualcuno che ci ama e ci guida, noi abbiamo la speranza e la fede che ci aiutano, in qualsiasi circostanza, ad andare avanti. Specialmente lungo il cammino dei più deboli, spesso s’incontra qualcuno più potente che vuole prendere il sopravvento su di loro attraverso gli strumenti dell’emarginazione e dell’umiliazione sociale. Questo triste fenomeno probabilmente ha luogo perché le persone più deboli vengono spesso considerate “non adatte” agli standard della società, non al passo coi tempi, “non adeguate” ai suoi dettami di perfezione fisica, economica o culturale, spesso irrealistici. Tutti dicono che la storia ci insegna ad evitare gli errori del passato ma forse, dopo tutti gli errori collezionati, non abbiamo ancora imparato.

 

Giorgia Pintomarro

Maria Rita Sisto

III B, Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline – Scuola Secondaria di 1° G.

di Redazione 


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