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Gli "occhi di Pietra": sui Monti Dauni nasce il sistema di videosorveglianza urbana integrata

Dal 27 ottobre a Pietramontecorvino è pienamente operativo il sistema di “Videosorveglianza urbana integrata”. Non si tratta di un normale sistema di videosorveglianza, ma di una rete intelligente che integra funzioni aggiuntive tra cui, la più importante, risiede nella condivisione – in tempo reale – di tutte le informazioni tra le forze di polizia.

VARCHI E TELECAMERE. L’impianto del comune di Pietramontecorvino, unico comune dei Monti Dauni ad essere riuscito a vincere il bando con un progetto strategico moderno e integrato, è costituito da 14 telecamere: quattro varchi video capaci in tempo reale, 24 ore su 24, di monitorare ogni tipo di autoveicolo in entrata e in uscita dal paese, più 10 videocamere di contesto. L’impianto è stato interamente finanziato dalla Regione Puglia per un valore di 70mila euro. La Centrale Operativa è gestita dalla Polizia Locale di Pietramontecorvino.

IL RISULTATO. Oltre a riprendere il contesto cittadino, l’impianto del comune di Pietramontecorvino permette di controllare ogni veicolo in entrata e in uscita dal territorio h24 ed è collegato a tutte le piattaforme telematiche deputate ai controlli di polizia. “Siamo il primo paese dei Monti Dauni a essersi dotato del più innovativo e funzionale sistema di controllo e prevenzione - spiega il sindaco di Pietramontecorvino, Raimondo Giallella -. E' un risultato che ritengo importantissimo per la nostra cittadinanza”.

LE ZONE. Le 10 videocamere di contesto e i 4 varchi di monitoraggio di accessi e deflusso controlleranno le seguenti aree: cimitero comunale, Largo Rosario, Piazza Cavour, Corso Aldo Moro, Piazza dei Martiri del Terrorismo, cortile del complesso scolastico, ingresso dell’istituto comprensivo, via Canalicchio, via dei ciclamini e Villetta Comunale. “L’implementazione di un sistema integrato e intelligente era un nostro obiettivo - conclude Giallella -  e averlo centrato concretamente è un risultato importantissimo, anche perché questo sistema e le sue infrastrutture resteranno al paese e daranno modo alle forze dell’ordine, d’ora in poi e per i prossimi anni, di contare su uno strumento efficace e moderno a supporto del loro prezioso lavoro”.

di Redazione 


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