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Pochi portalettere, la posta resta a terra. SLP-Cisl: “Sciopero il 12 ottobre”

Disagi in tutta la provincia. Lettera ai parlamentari

“Sciopero di tutte le prestazioni aggiuntive e straordinarie dal 14 settembre al 13 ottobre 2012, e sciopero dell’intera giornata lavorativa per il giorno 12 ottobre 2012, con la conseguente chiusura degli Uffici Postali (anch’essi messi molto male) oltre che di tutti i servizi riguardante il Recapito”. Antonio Lepore, segretario provinciale della SLP Cisl, lancia l’allarme: “la posta arriva a singhiozzo (se arriva) nelle case  dei cittadini”. E per la Federazione Lavoratori Poste “nonostante la vastità e la complessità del territorio della provincia di Foggia, Poste Italiane insiste nel definire sufficiente l’organico di circa 350 portalettere per tutta la provincia e per una popolazione di circa 700.000 residenti (un postino ogni 2.000), rinnegando la carenza strutturale che l’SLP CISL ormai rivendica da tempo e facendo spallucce a tutte le manifestazioni di protesta di lavoratori e consumatori,  unitamente a quelle dei sindaci”.

 

CONSEGNA POSTE A SINGHIOZZO - Per Lepore, dunque, “a goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata nei mesi estivi allorquando, nonostante sia in essere un accordo con cui l’Azienda è tenuta a chiamare risorse flessibili per la sostituzione dei portalettere in ferie, tutto il periodo è stato coperto nella migliore delle ipotesi con il ricorso all’abbinamento zone dei pochi postini presenti (ciò significa con portalettere costretti a servire anche 2-3 zone di recapito al giorno) e con l’assunzione di sole 3 unità in più per tutta la provincia e a part-time (Foggia capoluogo, dove le zone di recapito sono più 60 per un territorio da servire di oltre 150.000 abitanti…..solo due), o meglio lasciando a terra per giorni la corrispondenza. Non è difficile comprendere quindi che la situazione creatasi era molto probabile che accadesse”. Ma i disagi si sono sentiti anche a Manfredonia, Cerignola, Lucera, sul Gargano e sul Sub Appenino Dauno.

LETTERA AI PARLAMENTARI - Di conseguenza, “l’SLP CISL ha deciso, oltre che intervenire direttamente con i vertici aziendali rilevando il problema, di scrivere pure ai parlamentari di Capitanata per evidenziare  la questione e far intervenire così gli ‘eletti dal popolo’ che dovrebbero essere la ‘voce’ nelle Istituzioni. Purtroppo – conclude Lepore - però questa voce non l’abbiamo ancora sentita e ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta in tal senso”.

di Redazione 


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