Podolica, dal Parco del Gargano 80 mila euro per gli allevatori
Sessantuno mila euro già assegnati alle aziende zootecniche
garganiche e altri ventimila in arrivo. Il Parco Nazionale del Gargano investe nella conservazione in purezza
della razza podolica favorendo così la
sopravvivenza di questa specie autoctona, il cui numero di capi è passato dai
170 del 2001 agli 850 del 2020, distribuiti tra 38
aziende (dati Associazione Provinciale Allevatori).
LA BIODIVERSITÀ.La
Podolica, presidio riconosciuto da Slow Food,
è una razza bovina storicamente allevata sul promontorio del Gargano
la cui sopravvivenza, negli ultimi decenni, è stata messa a dura prova dalla
concorrenza di altre razze bovine meno frugali ma più produttive e
remunerative. Di qui la scelta dell’Ente Parco di dotarsi già da qualche tempo di
un apposito “Regolamento per la
salvaguardia della biodiversità e la conservazione di risorse genetiche” che,
in presenza di risorse economiche utilizzabili, prevede l’erogazione di
contributi finalizzati ad indennizzare gli allevatori di bovini podolici dei
mancati redditi che gli stessi percepiscono allevando bovini della razza
podolica pugliese. A tale scopo ha previsto la somma di 100mila euro, di cui
80mila per l’erogazione di contributi agli allevatori per il mantenimento in
purezza di tale razza e 20mila da assegnare per l’acquisto di riproduttori
certificati della razza podolica.
L’INTERVENTO. “In occasione
di alcuni incontri svolti nei mesi scorsi con alcune delle principali
rappresentanze territoriali degli allevatori – dichiara il Presidente del
Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza – mi sono impegnato a dar
continuità a una politica d’intervento dell’Ente che dedica un’attenzione
particolare a una categoria di operatori costretta ad
affrontareogni giorno non poche difficoltà, soprattutto in questo
momento storico. Abbiamo sbloccato l’erogazione di60.500
euro distribuiti tra 22 aziende zootecniche dei diversi comuni del Gargano
attribuendo, come da regolamento, un contributo di 100 euro per ogni capo
adulto allevato in selezione (certificato dall’Associazione Provinciale
Allevatori) per un massimo di 5mila euro ad azienda. Nei prossimi giorni, a
completamento della fase istruttoria, l’erogazione dei contributi interesserà
le altre aziende che hanno fatto richiesta per una spesa di ulteriori 20mila
euro. L’Ente, subito dopo, provvederà alla pubblicazione di un avviso pubblico,
sempre rivolto agli allevatori di bovini podolici, per l’assegnazione di
contributi per l’acquisto di riproduttori maschi (tori) in possesso di
certificato genealogico. Intendiamo con ciò affermare un primo passo sul
percorso della tutela e della valorizzazione della
zootecnia locale e delle produzioni tipiche artigianali ad essa associate, che
per noi rappresentano un know-how locale di primaria importanza e che vorremmo
migliorare adeguatamente per incrementare le opportunità di reddito degli
operatori del comparto e assicurare una sempre maggiore qualità del cibo che
arriva sulle nostre tavole”.
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