Il documento che limita il sindaco agita la coalizione: "Non è ancora definitivo"
“Il documento politico, inerente il percorso di governo di tutte le Amministrazioni comunali chiamate al rinnovo il prossimo 26 maggio, discusso dalla stampa e sul quale si sono costruite diverse discussioni mediatiche, non è in alcun modo la versione definitiva dell’intesa a cui la coalizione di centrodestra lavora per Foggia e per tutti i centri della Capitanata interessati dalle prossime elezioni amministrative. Si tratta quindi di una bozza, che proprio per la sua natura è oggetto di contributi, riflessioni e modifiche”. Spiazzata dalla fuga di notizie, la coalizione di centrodestra di Capitanata prova a fare quadrato. E con una nota ufficiale firmata Fratelli d’Italia, Idea, Forza Italia, Direzione Italia e Lega cercare di chiarire cosa c'è dietro il codice che mette dei paletti all’attività del sindaco, regolamentando di fatto il ruolo del primo cittadino in merito alle decisioni sulla giunta e i rapporto con i partiti. "E' solo una bozza", provano a ribadire, confermando l’idea che il documento partorito per ‘regolare’ la figura e il ruolo del sindaco (pertanto poco gradito a Landella) sta agitando gli equilibri della coalizione.
IL PROGRAMMA. E allora, il tentativo di riportare tutto sui binari della pace tra alleati arriva attraverso la nota ufficiale. “Non sfugge a nessuno la centralità delle prerogative – così come definite dalla legge – dei sindaci. Così come non sfugge a nessuno la necessità di fornire una cornice armonica e di coesione ai percorsi politici ed amministrativi, fondamentali per garantire qualità ed efficienza all’attività delle Giunte e dei Consigli comunali. Le firme in calce al documento – come si evince dal fatto che l’intestazione recita testualmente “bozza” – configurano una semplicemente sua presa visione, proprio nell’attesa di giungere alla sua versione definitiva. Passaggio, quest’ultimo, parallelo alla definizione dei programmi di governo della coalizione di centrodestra nelle realtà interessate dalla tornata elettorale amministrativa, di cui il 'Codice' non è altro che un’appendice, essendo lo strumento utile a fornire uno schema di lavoro – sia per ciò che riguarda la Giunte comunali sia per quello che attiene l’operatività dei Consigli comunali – finalizzato a trasformare, nel migliore dei modi, gli obiettivi politici dei diversi programmi in azioni amministrative”.
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