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Aiuto ai bisognosi e talenti, il Pranzo Solidale all'Enaip di Foggia profuma di Natale

Cercare di far sentire un po' di calore umano a chi è solo o in difficoltà. Si respirava aria di solidarietà tipica del periodo natalizio all’Enaip Impresa Sociale di Foggia, dove è andato in scena il Pranzo Solidale rivolto ad accolti della parrocchia SS. Salvatore di Foggia e persone bisognose. 

L’INIZIATIVA. Una iniziativa svolta in sinergia con altri enti del privato sociale, e non solo: il PIS del Comune di Foggia, gestito dalla Cooperativa Arcobaleno e dai Fratelli della Stazione, la Croce Rossa Italiana – Comitato di Foggia, l’Aps We Trust Future, Parcocittà, l’Impresa Teknosaba, la srl Phoenix con lo chef Pietro del Gaudio, il docente chef Domenico Grasso, la Coop Alleanza 3.0, la Fondazione Monti Uniti di Foggia e l’Aps Arte Fa Re. Un evento che ha consentito di aprire le porte del Centro di Formazione di via Rovelli alla cittadinanza foggiana per mostrare tutte le sue potenzialità, umane e tecniche. “Noi come Ente di formazione siamo aperti a queste attività – ci spiega il Direttore dell’Enaip, Albino Gasparo -, molti dei ragazzi che frequentano la nostra scuola hanno avuto dei disagi e noi cerchiamo di avviare un recupero sociale della persona, oltre che scolastico. Siamo portati a interagire con la città e mettere a disposizione quello che abbiamo, in particolare i nostri laboratori, per iniziative come queste”.

IL RUOLO DELLE FAMIGLIE. Fondamentale la competenza messa a punto dagli chef che curano i corsi oltre che degli allievi del quarto anno di Ristorazione che hanno cucinato le pietanze per gli ospiti, circa quaranta. “Abbiamo dato la possibilità a molte persone di passare dei bei momenti di speranza – aggiunge Gasparo -, molti ragazzi hanno avuto un vissuto poco felice a scuola e non avrebbero avuto nessuna altra possibilità, noi lavoriamo innanzitutto con un recupero sociale e poi facciamo riassaporare loro quella normalità di vita con la frequenza di una scuola portando a casa la soddisfazione di raggiungere un risultato”. Le famiglie hanno un ruolo importante nel percorso formativo dei ragazzi perché vengono coinvolte sin dall’inizio. “All’inizio i ragazzi e i genitori vengono qui un po' demotivati, ma poi è bello vedere la loro commozione quando consegniamo i diplomi. Per noi è una grossa soddisfazione ed è quello che dà senso a quanto facciamo. Il Centro di Formazione deve essere aperto alla città”. 

LA PARROCCHIA. Il pranzo, come detto, ha visto la partecipazione degli accolti della parrocchia SS. Salvatore di Foggia: “I bisognosi sono la più grande ricchezza della Chiesa e dell’umanità – ci dice il parroco Don Carmelo Chiolo –. Dio si serve di loro per capire la temperatura del cuore dei figli dell’uomo che abitano in questa Terra. Nella misura in cui ci prendiamo cura di loro, guariamo le nostre ferite dalle nostre mancanze e Dio capisce se l’umanità sta guarendo o si sta ammalando. Loro sono i veri profeti del mondo, un dono. Noi in parrocchia ci occupiamo soprattutto dei senza tetto, con servizi di docce e colazioni due volte alla settimana, e continueremo anche durante le feste natalizie. Loro sono fratelli e sorelle e per noi sono famiglia”.

di Saracino Nicola


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