Pratiche telematiche Suap, Foggia prima in Italia per incremento
È la provincia di Foggia quella che, nel mese di maggio, ha ottenuto in Italia il più alto incremento percentuale di pratiche telematiche trasmesse ai Suap, attraverso il portale della Camera di Commercio. La Capitanata segna un + 42,2% rispetto al trimestre precedente, seguita dalla provincia di Torino (40,9%) e da quella di Lecce (39,7%).
LE STRUTTURE SUL MARE. Lo scorso mese presso gli Sportelli Unici Attività Produttive, gestiti in modalità telematica, sono state presentate 1354 istanze a fronte di una media del trimestre precedente di 952. Contribuiscono al dato soprattutto gli aumenti registratisi nei Comuni rivieraschi alle prese con gli adempimenti di strutture ricettive e stabilimenti balneari. quadruplicate le istanze a Margherita di Savoia, triplicate a Peschici, più che raddoppiate a Rodi Garganico e Vico del Gargano, notevolmente incrementate a Vieste. Il dato conferma la ripresa delle attività legate al turismo e, in tal senso, lo Sportello telematico rappresenta uno strumento di semplificazione per gli operatori del settore.
A FOGGIA. E' significativo, inoltre il +20% del Comune capoluogo. A Foggia è in corso un costante ampliamento dei procedimenti gestiti sulla piattaforma telematica; l'Ente Camerale attualmente supporta in questo percorso 54 Comuni della provincia. Nel 2022 sono state quasi seimila le istanze telematiche pervenute agli Sportelli telematici Suap attraverso il portale.
LA DIGITALIZZAZIONE. “L’incremento delle pratiche telematiche gestite dai SUAP – commenta il presidente della CCIAA di Foggia, Damiano Gelsomino – dimostra che la collaborazione tra le Pubbliche Amministrazioni è determinante per favorire processi di digitalizzazione e semplificazione amministrativa a vantaggio delle imprese e del territorio”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.