Il Presepe Vivente di Orsara compie un quarto di secolo
Una storia lunga un quarto di secolo, per una tradizione che a Orsara di Puglia è sempre stata molto sentita: oggi, mercoledì 27 dicembre 2023, il Presepe Vivente orsarese torna per la sua venticinquesima edizione. L’allestimento delle ‘scene’, la preparazione di tutto quanto è necessario, la scelta e la cura dei costumi: ogni dettaglio sarà curato nei minimi dettagli per l’apertura prevista stasera, alle ore 18, nel cuore del centro storico.
L’ingresso al percorso del Presepe Vivente è in via Silvio Pellico.
L'APPUNTAMENTO. La manifestazione è patrocinata da ATS Montemaggiore. Tante le volontarie e molti i volontari che daranno vita all’antica Betlemme nel cuore del centro storico orsarese, riproducendo l’atmosfera magica della natività, la grotta in cui nacque Gesù, e poi taverne, botteghe, capanne di artigiani, pastori, massaie intente nella preparazione del pane o della pasta fatta a mano.
Un percorso realizzato grazie al coinvolgimento di tanti figuranti, che indosseranno costumi preparati con cura e faranno rivivere l’atmosfera magica della Natività.Il Presepe Vivente sarà riproposto anche nella serata del 6 gennaio 2024.
IL LIBRO. Il 28 dicembre, alle ore 18, nel Centro Polivalente, il professor Rocco Dedda presenterà il libro di cui è autore e che sta avendo uno strepitoso successo: “La matematica della felicità”. In via della Croce è già attiva la pista di ghiaccio che resterà aperta fino al prossimo 6 gennaio.
CAPODANNO INSIEME. Il 29 dicembre, dalle ore 18, il Centro Polivalente ospiterà “Waiting for 2024”: gonfiabili, spettacoli, musica e tanto altro ancora a cura dell’associazione Holladura. Sarà “l’antipasto” di quanto accadrà il 31 dicembre, dalle ore 23, in auditorium con “Ready for the new year?”: una nottata di musica e divertimento per accogliere tutti insieme l’arrivo del nuovo anno. Le manifestazioni natalizie continueranno fino al 6 gennaio 2024, con “Arriva la Befana”, la replica del Presepe Vivente e, dalle ore 23, “La danza delle streghe”.
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