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Presto il nido aziendale degli Ospedali Riuniti, oggi la firma del protocollo

La struttura sarà realizzata entro il 31 gennaio 2014

Seguendo i tempi indicati nella tabella di marcia, il taglio del nastro del primo nido aziendale del presidio ospedaliero foggiano avverrà a fine gennaio del prossimo anno. Il tempo necessario per espletare tutte le pratiche relative al bando di gara (circa 4 mesi) e attendere la realizzazione dell’opera (7 mesi). Un progetto atteso con ansia dagli oltre 1820 dipendenti - tra infermieri, impiegati, medici e specializzandi, uomini e donne – molti dei quali di età inferiore ai quarant’anni e con bambini. Questa mattina la firma del protocollo d’intesa tra il direttore generale dell’azienda, Tommaso Moretti, e l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile.
L’OPERA. Il costo complessivo dell’opera è di 1milione 300mila euro, interamente finanziata con i fondi regionali FESR Puglia, 2007-2013. Tale somma coprirà non solo la realizzazione della struttura ma anche le spese per gli arredi e il suo allestimento. Il nido sorgerà nell’area all’esterno del plesso Maternità, dove ora c’è una pineta che si affaccia su Viale Pinto. La struttura sarà costituita da un fabbricato circolare in cemento armato, con una superficie pari a 685 mq, e un’area verde attrezzata per attività ludiche di oltre 1400 mq. La struttura potrà accogliere circa 40 bambini da 0 a 36 mesi, con moduli di frequenza compresi tra le 4 e le 10 ore, per un minimo di 5 giorni settimanali. Servizio mensa e lavanderia inclusi. Qualora ci sia la possibilità, la struttura sarà aperta anche ai bambini  del quartiere e tutti saranno affidati alle mani esperte di 6 puericultrici e educatrici affiancate da altre quattro figure professionali. Tutte le rifiniture e i materiali utilizzati sono stati pensati per garantire un’adeguata sicurezza per i bambini: le pareti saranno rivestite in PVC, i pavimenti nelle aule e nelle zone comuni saranno realizzati in listoni di rovere su telaio di supporto di legno, in modo da garantire una superficie calda e non rumorosa, adatta per il gioco. Un'opera importante, dopo Cerignola e l'analogo progetto leccese, per semplificare le dinamiche relazionali all'interno delle famiglie, garantire tutto il supporto necessario alle donne lavoratrici che intendono allattare i propri bambini e diminuire drasticamente sia i "costi sociali" legati al periodo della maternità che i tempi di assenza dal posto di lavoro.

di Redazione 


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