Preziosi ‘Don Giovanni’ conquista il Giordano, ma bacchetta parte del pubblico: “Troppi flash in sala”
Per un “donnaiolo” come Don Giovanni, è stato un gioco da ragazzi conquistare il pubblico. E così, anche il teatro Giordano di Foggia rende il giusto tributo alla performance di Alessandro Preziosi, in scena al comunale con l’opera di Moliere, rivista in chiave 2.0.
L'OPERA. Uno spettacolo, in replica anche stasera alle 21, nel quale Preziosi interpreta il ‘collezionista di femmine’, mostrando la volontà di potenza, di affermazione di sé che nasce in realtà da un vuoto esistenziale, da una sorta di noia metafisica, e insieme da un timore di fallimento. Sul palco emerge così un Don Giovanni che ormai, prossimo al termine della sua carriera, sembra quasi svelare la maschera ipocrita della cinica empietà, per smascherare i cattivi pensieri e le ipocrisie della società in cui viviamo.
LA POLEMICA. Il testo suona ancora oggi attuale e la rivisitazione in chiave moderna lo rende ancor più accattivante. Sul palco del Giordano, poi, al fianco di Preziosi strappa applausi Nando Paone, nel ruolo di Sganarello. Ma è proprio lui, il più infastidito dai numerosi flash, soprattutto nella prima parte dello spettacolo. E se in scena i toni drammatici e comici si alternano, alla fine sono quelli polemici a recitare il ruolo da protagonista: “Se vi siete persi qualche immagine della prima parte dello spettacolo – spiega sarcastico Preziosi, mentre interrompe l’ovazione del pubblico e accusa chi ha utilizzato gli smartphone – potete rivolgervi a quel gruppo lì (indicando la zona centrale in alto) o questo qui (indicando qualcuno nelle poltrone vicino al palco, davanti a lui). Per la seconda parte, potete tornare domani”. Il Don Giovanni conquista tutti, ma non tutti conquistano Don Giovanni.
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