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Prima Foggia, poi Cambridge: è un periodo d’oro per “La Nuvola e Issìone”

Fa tappa a Foggia, prima della proiezione all'Università di Cambridge. Mercoledì 6 maggio alle 10,30 all'Accademia di Belle Arti di Foggia verrà proiettato il film documentario di Pino Casolaro “La Nuvola e Issìone” realizzato nell'ambito del progetto "L’antiquité face à face. Il Grand Tour, il Mezzogiorno d’Italia e l’esperienza del classico".

L’OPERA. Il cortometraggio, un docu-film della durata di 15 minuti, è stato girato presso gli scavi archeologici di Pompei e il Parco Nazionale del Vesuvio su concessione del MIBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia. Soggetto proponente è il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Foggia con il patrocinio della Fondazione Caripuglia per il coordinamento scientifico del prof. Giovanni Cipriani.

ALL’UNIVERSITÀ DI CAMBRIDGE. Il docu-film, pubblicato nella Collana Echo della casa editrice Il Castello Edizioni, sta avviandosi a partecipare a festival e rassegne e ha già ricevuto un prestigioso e ambito riconoscimento dall'Università di Cambridge, dove sarà proiettato a giugno per il CRASSH (Centre for Research in the Art, Humanities and Social Sciences) nell'ambito della manifestazione "Objects in Motion: Material Culture in Transition".

IL VIAGGIO. La sceneggiatura, curata da Corinna Guerra e dallo stesso Casolaro, vede l'alternarsi di scene di finzione interpretate da attori alternate a suggestive riprese documentaristiche realizzate negli scavi di Pompei e sul Vesuvio, con l'ascolto di brani letterari ascrivibili al ‘filone pompeiano’ prodotto specialmente in area francese (tra i riferimenti: F.R. de Chateaubriand, Viaggio in Italia; Th. Gautier, Arria Marcella; A. Dumas, Corricolo). Il docu-film propone un viaggio tra le antiche rovine di Pompei sulle tracce dell’enigmatica ed onirica figura di Arria Marcella di cui fu rinvenuto, nel 1772, il calco del seno impresso nel banco di cenere vulcanica: era l’ennesima traccia di una vita spezzata dall’eruzione vesuviana del 79 d.C. Il frammento si trasformò presto in un ‘reperto’, oggetto della meraviglia dei visitatori per circa un secolo, fino alla sua misteriosa scomparsa raccontata da A. Maiuri nel suo Pompei ed Ercolano fra case e abitanti.

IL CAST.Insieme a Pino Casolaro, il film ha visto impegnati gli attori Simona Ianigro, Stefania Spinapolice e Francesco Forcella, tutti dell’Officina Teatrale. Le riprese video sono state curate da Marco Stefano Totaro e Vito Mele, impegnato poi nella post-produzione. La consulenza alla sceneggiatura è di Massimo Martella, la consulenza letteraria di Tiziana Ragno, Emma Leo e Elisabetta Rinaldi (info: officinateatrale.it)

di Redazione 


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