Stampa questa pagina

Primarie Pd, bufera sulla battuta di D'Alema: "Io o Scalfarotto? Il vero pugile è la Gentile"

E Civati lo accusa: "Ricorda Berlusconi, si ritiri"

Era nato come un manifesto “creativo”. Si sta trasformando in un incidente diplomatico, con accuse di sessismo. Il poster sulle primarie foggiane e la sfida tra i “pugili” Scalfarotto e D’Alema è diventato un caso.
LA "BATTUTA". Ad alimentarlo è stato proprio il “Baffo di Gallipoli” (come viene definito D’Alema sul manifesto), criticato per una battuta con la quale ha inteso rispondere alla sfida delle primarie: "Dei candidati l'unica che somiglia a un pugile è Elena Gentile...".
LA REPLICA DI CIVATI: "D'ALEMA RITIRATI". Immediate le reazioni. “La battuta di D'Alema che paragona l'assessore regionale Elena Gentile a un pugile è degna del peggior Berlusconi” ha commentato Giuseppe Civati, con un evidente riferimento anche alle note “battute” dell’ex premier su Rosy Bindi. Il candidato alla segreteria del Pd ha poi aggiunto: "Questo è un Paese con una grave ‘questione maschile’, come l'ho definita nel mio documento congressuale, e un commento di questo genere, inaccettabile per un esponente del Partito Democratico, lo dimostra. "So che D'Alema sta pensando di candidarsi alle elezioni europee, ma a questo punto che lasci la politica e si ritiri a vita privata", ha concluso Civati.
LA REPLICA DI D'ALEMA: "POLEMICA FASULLA". A buttare acqua sul fuoco è lo stesso D’Alema. “E’ in corso una polemica totalmente fasulla e strumentale” spiega il capolista per la mozione Cuperlo, sottolineando che "chiunque abbia assistito all’incontro dell’altro giorno, infatti, ha capito che io mi riferivo al carattere e alla combattività di Elena Gentile. Si trattava – prosegue D’Alema – di un commento scherzoso a un’immagine nella quale eravamo raffigurati come sfidanti solo Scalfarotto ed io, con una evidente discriminazione nei confronti di Elena Gentile, che io rispetto e ho sempre rispettato. Verso Elena Gentile – conclude D’Alema – non ho nessuna ragione di conflitto, ma un dissenso legato alla fase congressuale del partito”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload