Morte Camilla, prima udienza: rito abbreviato per Cannone, depositate perizie sulla velocità delle auto
Si è celebrata questa mattina, 25 settembre, l'udienza preliminare davanti al GUP Sicuranza (PM Lapalorcia) relativa alla morte di Camilla Di Pumpo, la 25enne scomparsa a seguito di un violento incidente stradale in via Matteotti a Foggia nel gennaio 2022.
LA DIFESA. L'avvocato Michele Sodrio ha chiesto il rito abbvreviato per il principale imputato, il 22enne, Francesco Cannone. Per il padre di Cannone e per gli altri due imputati, amici del conducente che erano con lui in auto al momento dell'incidente, si va a dibattimento. Sono state anche depositate le perizie per la valutazione della velocità delle auto coinvolte. Secondo la perizia del consulente di parte della Difesa, l'ing. Cuomo, la "velocità di marcia dell’Audi è stimabile tra 66 e 73 km/h cui corrisponde, impiegando il software di simulazione PC Crash, una velocità di percorrenza della Fiat Panda nell’ordine di 35 km/h". Per l'avvocato Sodrio, in sostanza, "vi è un profilo di colpa concorsuale dei due guidatori". Una perizia, però, che non coincide con l'atto dell'imputazione e dell'accusa a Francesco Cannone, che secondo la Procura è quella "di avere guidato in quel tratto a 90 km/h".
IL LEGALE. Per la discussione delle parti nel giudizio abbreviato si andrà al 18 dicembre e in quello stesso giorno il GUP deciderà anche sul rinvio a giudizio degli altri 3 imputati.
"Non renderemo pubbliche le nostre considerazioni difensive prima di esporle al magistrato il prossimo 18 dicembre - evidenzia l'avvocato Michele Vaira, legale della famiglia Di Pumpo -. Posso solo anticipare sinteticamente che le deduzioni difensive dell'imputato, espresse a mezzo di una perizia di parte che peraltro riconoscono una velocità straordinariamente elevata a cui procedeva l'Audi, sono state adeguatamente contrastate dai nostri consulenti".
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