Il Progetto Concittadino Foggia di De Sabato: “Coesione sociale, legalità e politiche del lavoro”
Intervista al fondatore del neonato movimento
Sei mesi dopo lo scioglimento per mafia dell’amministrazione comunale, a Foggia si torna a parlare di politica: Progetto Concittadino è il primo movimento del dopo-Landella che guarda direttamente alle prossime elezioni. In occasione della presentazione ufficiale dello scorso 18 novembre, in cui si è riscontrata una buona partecipazione di pubblico presso la Sala Farina di Foggia, il fondatore Antonio De Sabato ha risposto ad alcune domande in merito a un movimento che sembra voler partire realmente dal basso.
La domanda che si pone qualunque cittadino foggiano è questa: perché questo movimento dovrebbe essere diverso rispetto al recente passato? La nostra è una scelta per il futuro, civica, libera, solidale, ecologista e progressista. Più che un movimento, è una mobilitazione. L’obiettivo è rioccupare il vuoto lasciato in eredità dalla fallimentare esperienza dell’amministrazione di centro-destra. È necessario innescare un processo politico e attivare nel contempo una manutenzione chiara e trasparente della macchina amministrativa abbinando alla pianificazione strategica una programmazione delle risorse a disposizione.
Anche se per pochissimo, anche lei ha fatto parte del consiglio comunale uscente (in sostituzione di un altro consigliere): qual era l’aria che si respirava? Irrespirabile. Il puzzo del malaffare si avvertiva anche nelle forme di un linguaggio prepotente, nei toni intimidatori e minacciosi che alcuni esponenti della maggioranza erano soliti assumere con arroganza e spavalderia. Anche se non immaginavo che le forme di corruzione arrivassero a un tale grado di volgarità, stando alle carte degli atti giudiziari.
Nella serata di presentazione ha chiamato in causa Varese e un suo rappresentante politico, Giorgio Maran. Perché? Foggia come Varese non va cambiata ma "trasformata in una comunità più inclusiva, verde e viva attraverso la partecipazione e il protagonismo dei cittadini." Con Giorgio è nato un confronto sulle idee che animano le nostre rispettive comunità e abbiamo deciso di vederci perché crediamo nella gestione condivisa delle idee, dei luoghi, degli spazi comuni, nel concetto di community building… E poi vogliamo sapere come hanno fatto, a Varese, a liberarsi dei leghisti.
Ha lanciato l’idea di “scrivere insieme il programma”, in che modo? Istituiremo un coordinamento e attiveremo una serie di Polis Lab, tenuti in luoghi differenti della città con il coinvolgimento attivo di cittadini, attingendo dalle competenze di esperti e cultori delle materie. Il metodo che abbiamo scelto è quello della co-progettazione. La situazione ci obbliga a fare scelte radicali in materie di: istruzione e cultura; capitale sociale e umano; lavoro e innovazione; mobilità urbana.
Punta tanto sul sociale (volontariato e terzo settore). Cosa non ha funzionato nelle precedenti amministrazioni? La coesione sociale, anzitutto, oltre che le competenze nell’azione politica e amministrativa, in cui spesso si scambiava il diritto con il favore. I diritti di tutti sono la premessa indispensabile per la ripartenza delle nostre città, soprattutto i diritti delle persone diverse da noi.
Le prime tre cose che farebbe a Foggia, in ordine di urgenza? Ristrutturazione dell’assessorato ai servizi sociali e creazione di un’agenzia preposta allo sviluppo di capitale umano e sociale; legalità intesa come rinascita e politiche attive del lavoro. In generale, occorre un piano strategico per la città: un coordinamento delle migliori forze per predisporre quello che sarà il cuore pulsante di Foggia.
Il movimento Concittadino guarda a sinistra? E se sì, all’attuale Pd o si propone di “fare da sé”? Progetto Concittadino Foggia si rivolge a tutte le persone che intendono costruire una città più equa, solidale e unita. Bisogna offrire di più questa volta e una grande coalizione civica di centro-sinistra sarebbe auspicabile, così come è necessario innovare e rinnovare la classe politica attraverso la partecipazione dei cittadini. Se il Pd e le altre forze politiche cittadine avranno lo stesso obiettivo allora sicuramente saremo dalla stessa parte, quella dei cittadini foggiani.
Come giudica questi primi mesi di commissariamento? La bacchetta magica in politica non esiste, però esistono scelte che creano condizioni migliori, come salire in macchina e allacciarsi la cintura. In questa prospettiva il commissariamento è una medicina amara ma indispensabile al punto in cui siamo arrivati e dovremo farne buon uso. Tocca a noi.
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