“Progetto Finanza Capitanata”, interviene il Prefetto: “Ipotesi di condizionamento mafioso”
Interdittiva antimafia per la società riconducibile a Trisciuoglio e Insalata
Dopo le interdittive antimafia che avevano già raggiunto altre aziende dei due imprenditori locali, Giovanni Trisciuoglio e Marco Insalata, il Prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, ha emesso il medesimo provvedimento anche nei confronti della società “Progetto Finanza di Capitanata s.r.l.”, impegnata nella gestione, per conto del Comune, dei servizi cimiteriali del capoluogo dauno.
CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA. È quanto si apprende dal comunicato stampa diffuso dall’Ufficio Territoriale del Governo di Foggia: un provvedimento che, si legge, “è stato assunto a seguito di una recente istanza del Comune di Foggia, volta a ottenere il rilascio di idonea certificazione antimafia. Nel corso dell’istruttoria – prosegue il Prefetto – sono stati raccolti elementi tali da suffragare il pericolo di condizionamento nel regolare andamento delle pubbliche Amministrazioni”.
IPOTESI CONDIZIONAMENTO MAFIOSO. La società, pertanto, secondo quanto in possesso della Prefettura, attualmente sarebbe intestata a Riccardo Ursitti e Giorgia Sala. Tuttavia, tale cambio al vertice non avrebbe convinto il Prefetto, poiché avvenuto “cinque giorni dopo le interdittive che hanno colpito le società dei due imprenditori”. Nonostante il cambio all’interno degli organi di amministrazione, dunque, restano sempre Trisciuoglio e Insalata coloro i quali detengono la maggioranza della “Progetto Finanza Capitanata”. Tra gli altri elementi, si legge infine nel comunicato, “il mutamento degli organi di amministrazione, ai sensi dell’art.84 del decreto legislativo 159/2011, rappresenta una delle situazioni indizianti dalle quali il Prefetto può dedurre l’ipotesi di condizionamento mafioso”.
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