Carcere Foggia, agenti incatenati per protesta. Antigone Puglia: “Problemi strutturali e di sovraffollamento, intervenga la politica”
La visita della presidente dell'associazione che si occupa di tutela di diritti dei detenuti
La situazione nel carcere di Foggia si fa sempre più esplosiva. Mentre aumenta il numero dei detenuti, diminuisce quello degli Agenti. Il S.A.P.P.E. (Sindacato della Polizia Penitenziaria) ha protestato in maniera eclatante nella mattinata di ogg, 25 marzo. Alcuni manifestanti si sono incatenati dinanzi al penitenziario e hanno strappato simbolicamente i fac-simile dei propri badge. Lamentano gli organici ridotti, 270 agenti dell’età media di oltre 50 anni, e le continue aggressioni subite dai detenuti.
LA VISITA DI ANTIGONE. In città è giunta, per una visita di verifica, anche l’avvocata Maria Pia Scarciglia, presidente dell’associazione Antigone Puglia. All’uscita ha manifestato tutto il suo dissenso per quanto osservato: “Nel carcere di Foggia ci sono 567 detenuti, di cui 28 donne e 82 stranieri, su una capienza regolamentare di 360 posti. È un carcere che ha bisogno finanche della manutenzione ordinaria. Alcuni spazi non rispettano gli standard minimi di dignità. Una cella in particolare ha il letto e il bagno a vista, non separato dal resto della camera. Questi spazi andrebbero banditi e i detenuti trasferiti altrove” ha dichiarato l’avvocata che poi ha proseguito: “Sono tanti i detenuti psichiatrici e tossicodipendenti, numeri preoccupanti. Un problema enorme è il poco contatto con il territorio locale; il carcere è staccato dalla città. Tocca alla politica farsi carico dei problemi enormi che ha il carcere di Foggia” (guarda l’intervista in basso).
L'intervista alla presidente di Antigone
IL COMMENTO DI SINISTRA ITALIANA. Sinistra Italiana Foggia plaude e appoggia pienamente Antigone nel suo lavoro di denuncia delle condizioni dei e delle detenute della casa circondariale di Foggia: “Le condizioni di vita di centinaia di persone continuano a essere non idonee e a volte - come nel caso dei detenuti con problemi psichiatrici ed affetti da tossicodipendenze - offensive della dignità umana" commenta il segretario provinciale Mario Nobile. "Crediamo che sia particolarmente significativa la denuncia fatta da Antigone in relazione alla carenza di percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, circostanza che non solo tradisce la funzione rieducativa della pena, ma soprattutto non consente a coloro che hanno commesso dei reati per motivi economici di uscire dalla trappola della povertà e, quindi, di liberarsi dal giogo della criminalità, spesso di quella organizzata. Tra gli aspetti strutturalmente più problematici vogliamo porre l'accento sulla piccola struttura (all'esterno del carcere) che dovrebbe essere destinata a sala di attesa dei familiari e che, invece, si trova in totale stato di degrado, piena di rifiuti e con panche divelte, mentre all'interno del carcere un focolaio Covid nell'ala femminile ed una grande area verde che potrebbe essere utile proprio per le visite estive, purtroppo totalmente inutilizzata”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.