Migranti, proteste al Cara. L'Ugl: "Poteva finire male, serve personale e front office"
E domani arriva Gasparri
"Poteva finire male”. È l’allarme del segretario nazionale dell'Ugl Polizia di Stato, Filippo Girella, nel commentare i disordini di stamattina al Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) di Foggia. Decine di migranti hanno protestato per i tempi troppo lunghi necessari a ottenere il riconoscimento dello 'status' di rifugiato politico e per le condizioni di vita all'interno della strutturale, danneggiando alcune auto della polizia e incendiando materiale che si trovava nel centro.
IL FRONT OFFICE. “Per evitare che rivolte come quella odierna possano portare a conseguenze spiacevoli, c'è bisogno di un impegno forte dello Stato per il Cara di Foggia con più personale di polizia e con la realizzazione di un front office”, evidenzia Girella per il quale "è assolutamente necessario che ci si organizzi per fronteggiare questo tipo di problema, visto che non è la prima volta che al Cara di Foggia succedono simili fatti”.
LA VISITA. Domani, intanto, il senatore Maurizio Gasparri e una delegazione di Forza Italia saranno in mattinata al Cara di Borgo Mezzanone e al campo situato nelle vicinanze del centro d'accoglienza per richiedenti asilo per verificare le condizioni di permanenza degli immigrati.
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