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Provincia, entro un mese le elezioni. Ma da destra a sinistra il voto è unanime: rinvio

E Lonigro va dal Prefetto: “Manca anche il notaio”

Per una volta, sembrano essere d'accordo tutti, da destra a sinistra: l'elezione del Consiglio Provinciale e del Presidente, prevista in tutta Italia entro il 12 ottobre, per la prima volta a totale appannaggio dei consiglieri comunali e dei sindaci dei comuni, va rinviata. Non fa eccezione la Capitanata: proprio questa mattina pertanto, una delegazione politica composta da Socialismo Dauno, Sel e Italia dei Valori, guidata dal consigliere regionale Pino Lonigro, ha incontrato il Prefetto di Foggia Luisa Latella. Così come nei giorni scorsi paventato dal senatore Tarquinio, dal consigliere comunale Di Gioia e dal segretario provinciale Pd Piemontese, il problema è la mancanza di tempo (e di organizzazione) in vista dell'imminente tornata elettorale. 
 
LA RICHIESTA AL PREFETTO DI FOGGIA. “L'incontro – si legge nell'ultimo comunicato, quello di Lonigro – è stato richiesto per sollecitare un intervento del Prefetto al Commissario Straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, affinché si adoperi per rinviare le elezioni provinciali”. Tra i motivi già “acquisiti”, condivisi anche dagli altri schieramenti politici, come quello che “la preparazione alle elezioni si è svolta durante l'estate – riprendendo ancora la nota – di fatto impedendo ad amministratori e schieramenti di organizzare le liste e promuovere candidati e programmi”, se n'è aggiunto un altro non trascurabile. A dire di Lonigro infatti, “A poche ore dalla scadenza dal termine previsto, è pressoché impossibile trovare un notaio che si metta a disposizione per autenticare tutte le firme per la presentazione della lista dei consiglieri”. 
 
LISTE IN BIANCO. Insomma, tra i rischi, a quanto sembra, ci sarebbe anche quello di avere “liste in bianco”, considerato che la normativa prevede che i sottoscrittori si rechino da un unico notaio il quale, “per ovvi motivi logistici attinenti alla differente residenza dei sottoscrittori stessi”, risulterebbe alquanto difficile da individuare. Un problema reale, come specificano le sigle politiche intervenute questa mattina, e come confermato dalle stesse considerazioni emerse in questi giorni dagli schieramenti opposti, affinché si riesca a “garantire l'autorevolezza che merita la nostra Provincia di Foggia”.
 
COME SI VOTA? ANZI: CHI VOTA?. Quanto al nuovo sistema elettorale previsto dalla normativa, per chiarezza, si tratta di un sistema proporzionale, con voto di lista e preferenze, senza coalizioni, né soglie di sbarramento, né premi di maggioranza. In sintesi, a votare sono unicamente i sindaci e i consiglieri comunali in carica nei comuni della provincia. Sono le forze politiche che presentano la lista dei candidati al consiglio provinciale e, con essa, il candidato alla carica di presidente della provincia. L'elettore vota insieme la lista e il candidato presidente e può esprimere due preferenze per i candidati alla carica di consigliere. È eletto presidente della provincia il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Cosa importante, le indennità non sono cumulabili.
 
Per una volta, sembrano essere d'accordo tutti, da destra a sinistra: l'elezione del Consiglio Provinciale e del Presidente, prevista in tutta Italia entro il 12 ottobre, per la prima volta a totale appannaggio dei consiglieri comunali e dei sindaci dei comuni, va rinviata. Non fa eccezione la Capitanata: proprio questa mattina pertanto, una delegazione politica composta da Socialismo Dauno, Sel e Italia dei Valori, guidata dal consigliere regionale Pino Lonigro, ha incontrato il Prefetto di Foggia Luisa Latella. Così come nei giorni scorsi paventato dal senatore Tarquinio, dal consigliere comunale Di Gioia e dal segretario provinciale Pd Piemontese, il problema è la mancanza di tempo (e di organizzazione) in vista dell'imminente tornata elettorale.
LA RICHIESTA AL PREFETTO DI FOGGIA. “L'incontro – si legge nell'ultimo comunicato, quello di Lonigro – è stato richiesto per sollecitare un intervento del Prefetto al Commissario Straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, affinché si adoperi per rinviare le elezioni provinciali”. Tra i motivi già “acquisiti”, condivisi anche dagli altri schieramenti politici, come quello che “la preparazione alle elezioni si è svolta durante l'estate – riprendendo ancora la nota – di fatto impedendo ad amministratori e schieramenti di organizzare le liste e promuovere candidati e programmi”, se n'è aggiunto un altro non trascurabile. A dire di Lonigro infatti, “A poche ore dalla scadenza dal termine previsto, è pressoché impossibile trovare un notaio che si metta a disposizione per autenticare tutte le firme per la presentazione della lista dei consiglieri”.
LISTE IN BIANCO. Insomma, tra i rischi, a quanto sembra, ci sarebbe anche quello di avere “liste in bianco”, considerato che la normativa prevede che i sottoscrittori si rechino da un unico notaio il quale, “per ovvi motivi logistici attinenti alla differente residenza dei sottoscrittori stessi”, risulterebbe alquanto difficile da individuare. Un problema reale, come specificano le sigle politiche intervenute questa mattina, e come confermato dalle stesse considerazioni emerse in questi giorni dagli schieramenti opposti, affinché si riesca a “garantire l'autorevolezza che merita la nostra Provincia di Foggia”.
COME SI VOTA? ANZI: CHI VOTA?. Quanto al nuovo sistema elettorale previsto dalla normativa, per chiarezza, si tratta di un sistema proporzionale, con voto di lista e preferenze, senza coalizioni, né soglie di sbarramento, né premi di maggioranza. In sintesi, a votare sono unicamente i sindaci e i consiglieri comunali in carica nei comuni della provincia. Sono le forze politiche che presentano la lista dei candidati al consiglio provinciale e, con essa, il candidato alla carica di presidente della provincia. L'elettore vota insieme la lista e il candidato presidente e può esprimere due preferenze per i candidati alla carica di consigliere. È eletto presidente della provincia il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Cosa importante, le indennità non sono cumulabili.

di Redazione 


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