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Provincia, Miglio ha deciso: Cusmai vice presidente. "Scelta dettata dalla fiducia"

E sul Pd: "E' l'architrave della coalizione"

“Oggi ho conferito le funzioni di Vice Presidente dell’Ente a Rosario Cusmai, avvalendomi della facoltà prevista dalla Legge 56 del 2014. Una scelta dettata dalla relazione fiduciaria costruita nel tempo con chi è risultato il consigliere provinciale più votato, oltre a rappresentare la lista Capitanata Civica che ha offerto un importante contributo all’affermazione della coalizione che ha sostenuto la mia candidatura”. Così il Presidente della Provincia di Foggia, l’avvocato Francesco Miglio, commenta la nomina di Rosario Cusmai a vicepresidente dell’ente.
IL RUOLO DEL PD. “Contestualmente – aggiunge Miglio – ho chiesto al Partito Democratico, che è l’architrave della coalizione in quanto partito di maggioranza relativa ed è la forza politica in cui voglio riprendere a spendere serenamente e pienamente il mio impegno politico, di assumere la maggiore quota di responsabilità gestionale e di offrire il maggior contributo operativo in ordine all’attuazione del programma di Governo, riconoscendo la valenza del criterio di rappresentanza cui intendo attenermi nell’esercizio delle mie prerogative in sede di attribuzione di ruoli. D’altro canto, il PD è chiamato, unitamente ai partner di Governo, a promuovere adesso una forte azione di rilancio del territorio attraverso l’Assemblea dei Sindaci, organismo permanente di nuova istituzione e di grandissimo significato politico ed istituzionale.”.
FUNZIONE ‘’INSOSTITUIBILE’’. “Sono fermamente convinto che l’intera coalizione – conclude il Presidente Miglio – è chiamata ora a svolgere una funzione politica direi insostituibile nella dinamica della rappresentanza di tutta la comunità di Capitanata. Per raggiungere gli obiettivi del mandato, ogni forza politica è chiamata ad assicurare un sostegno leale, aperto e disponibile all’ascolto delle comunità amministrate. Ma, aggiungerei – conclude il Presidente della Provincia - che tutti gli eletti devono sentirsi protagonisti nel percorso di una nuova crescita del territorio, anche perché la riforma appena varata per le Province, per quanto intrisa di criticità e lacune, ha voluto sicuramente promuovere un Consiglio del Presidente, organismo al quale farò puntuale riferimento nell’esercizio della funzione.

di Redazione 


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