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GLI ARRESTI. Nell’aprile 2015 Margherita Gargiulo, 66 anni, Giuseppina Carucci, 55 anni, Filippo Formiglia, 34 anni, e Michele Piserchia, 46 anni erano stati arrestati dai carabinieri di Foggia per il reato di truffa aggravata. Le indagini, corredate da numerose prove video, avevano appurato che i quattro, tutti dipendenti della Provincia di Foggia in servizio nel settore dei Servizi Sociali, timbravano a turno il badge proprio e dei colleghi arrivando sul posto di lavoro con ore di ritardo o allontanandosene a turno con ampio anticipo, recandosi mentre risultavano presenti in Provincia a fare acquisti in negozi o al mercato a fare la spesa.
IL PENSIERO DEL MINISTRO. Dallo scorso settembre, terminato il periodo di sospensione, sono tutti stati reintegrati in attesa della sentenza definitiva. La Provincia è tornata pertanto a erogare loro il regolare stipendio mensile, con buona pace del ministro Madia che nel corso del suo intervento di qualche giorno fa in un convegno di Rete Imprese Italia aveva dichiarato che “il dipendente pubblico che dice che va a lavorare e non ci va deve essere licenziato”.
Provincia di Foggia, reintegrati i quattro dipendenti assenteisti
Sono stati arrestati ad aprile 2015
Sono ritornati al proprio posto di lavoro, dopo meno di sei mesi di sospensione, i quattro dipendenti della Provincia di Foggia accusati di assenteismo.
GLI ARRESTI. Nell’aprile 2015 Margherita Gargiulo, 66 anni, Giuseppina Carucci, 55 anni, Filippo Formiglia, 34 anni, e Michele Piserchia, 46 anni erano stati arrestati dai carabinieri di Foggia per il reato di truffa aggravata. Le indagini, corredate da numerose prove video, avevano appurato che i quattro, tutti dipendenti della Provincia di Foggia in servizio nel settore dei Servizi Sociali, timbravano a turno il badge proprio e dei colleghi arrivando sul posto di lavoro con ore di ritardo o allontanandosene a turno con ampio anticipo, recandosi mentre risultavano presenti in Provincia a fare acquisti in negozi o al mercato a fare la spesa.
IL PENSIERO DEL MINISTRO. Dallo scorso settembre, terminato il periodo di sospensione, sono tutti stati reintegrati in attesa della sentenza definitiva. La Provincia è tornata pertanto a erogare loro il regolare stipendio mensile, con buona pace del ministro Madia che nel corso del suo intervento di qualche giorno fa in un convegno di Rete Imprese Italia aveva dichiarato che “il dipendente pubblico che dice che va a lavorare e non ci va deve essere licenziato”.
di Redazione
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