Verso la costituzione di un corpo di Polizia Provinciale, concluso un corso con 27 dipendenti di Palazzo Dogana
Si è concluso il corso di preparazione e qualificazione rivolto al personale del Settore Viabilità della Provincia di Foggia, al fine di acquisire le competenze necessarie per svolgere le funzioni di "Polizia Stradale" come previsto dall'art. 12 del Codice della Strada.
LE COMPETENZE. Grazie alla partecipazione attiva di 27 dipendenti provinciali, il corso si è svolto con successo presso la Sede di Palazzo Dogana, consentendo loro di acquisire conoscenze fondamentali sulle norme di circolazione stradale, sui compiti di prevenzione e repressione delle violazioni e sui procedimenti sanzionatori, nonché sulla tutela e il controllo sull'uso della strada (art. 23, comma 3, del Regolamento di attuazione del Codice della Strada, D.P.R. 06/12/1992 n. 495).
NOBILETTI. “Dal 2016, Foggia rappresenta l'unica provincia in Puglia ad essere priva di un corpo di polizia provinciale, nonostante la Capitanata si estenda su un territorio estremamente vasto e diversificato e rappresenti un contesto caratterizzato da emergenze ecologiche – ha dichiarato il Presidente della Provincia Giuseppe Nobiletti - con una delibera, in consiglio provinciale qualche mese fa, ho già chiesto alla Regione Puglia il distaccamento di un nucleo di ex agenti di Polizia, attualmente in servizio presso la Regione, ma in attesa – ha proseguito il presidente – questa iniziativa mostra il nostro impegno costante nel garantire la qualificazione e la preparazione del personale della Provincia di Foggia, al fine di assicurare presidio e controllo del territorio provinciale”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.