Lo psicologo entra in Questura: a Foggia modello sperimentale per i poliziotti
Un’azione propositiva per rispondere alle variegate esigenze del personale delle forze di Polizia sottoposto, a causa dell’attività lavorativa espletata, a situazioni impegnative e a molteplici fattori stressogeni.
La Questura di Foggia ha sperimentato un modello operativo, imperniato sulla figura dello psicologo, "quale preziosa ed insostituibile risorsa professionale a sostegno dell’operatore di Polizia, per la corretta elaborazione di vissuti esperienziali particolarmente significativi e per il superamento di varie difficoltà relative anche alla sfera personale".
LE FASI. Il modello, articolato su base volontaria - spiegano dalla Questura -, prevede una fase preliminare tesa ad abbattere pregiudizi e resistenze che sovente inibiscono l’esternazione del bisogno. Subito dopo, si entra nel merito dell’azione di sostegno, attraverso interventi mirati ed individualizzati.
Accanto a ciò sono previste delle lezioni di aggiornamento professionale, effettuate da psicologi e psicoterapeutici esterni appartenenti ad enti riconosciuti dal M.I.U.R., riguardanti le materie dello stress da lavoro correlato, la risoluzione dei conflitti e l’elaborazione del disagio post traumatico.
GLI EFFETTI POSITIVI. La sperimentazione del modello operativo - è l'analisi dalla Questura - ha consentito di evidenziare molteplici effetti positivi in termini di benessere psicologico e di qualità della vita dei soggetti beneficiari nonché per l’organizzazione lavorativa e la produttività degli uffici.
Questa positiva esperienza professionale adesso è stata proposta alla Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che ne valuterà l’eventuale estensione in altre realtà geografiche.
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