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Pubblica illuminazione, in consiglio il project financing che affida il servizio per 20 anni: scontro Mainiero-Landella

Il consigliere manda le carte in procura, il sindaco annuncia querela

Mainiero intravede e denuncia 'ombre', Landella prova a far 'luce' sulla volontà del Comune di Foggia di affidamento del servizio di pubblica illuminazione per vent'anni ai privati. Il gioco di parole è fin troppo scontato ma rispecchia in pieno la situazione creatasi attorno al progetto di finanza che il sindaco e la sua maggioranza, con inusuale ostinazione, stanno tentando di approvare in consiglio mentre il consigliere di Fratelli d'Italia avanza dubbi sull'iter seguito.

LA STORIA. Per comprendere l'intera vicenda occorre ripercorrerne le tappe. A luglio 2016 un'associazione temporanea di imprese (Ati) tra Sitie Impianti e Go4green, entrambe facenti capo all'imprenditore Andrea Barzetti, componente del consiglio di presidenza di confindustria Emilia, presenta un progetto per "la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione, la fornitura di energia elettrica, gli interventi di messa a norma dell'impiantistica e di ammordernamento tecnologico oltre ad attività finalizzate al conseguimento del risparmio energetico". Canone annuo 2,7 milioni di euro per vent'anni. A quel punto parte un'interlocuzione con gli uffici comunali guidati dal dirigente Affatato che dura mesi, durante i quali l'Ati integra e corregge il progetto e a dicembre dello stesso anno produce la polizza fideiussoria.

GLI ATTI COMUNALI. L'analisi di una proposta pervenuta da privati è un'ipotesi espressamente consentita dal Codice degli appalti ma andrebbe approvata “entro il termine perentorio di tre mesi”. Non è così e si va avanti. Al fine di perfezionare il procedimento occorrono ulteriori passaggi: l'approvazione di una relazione che giustifichi la scelta del metodo di affidamento (obbligatoria per i servizi pubblici locali a rilevanza economica) e l'inserimento del progetto negli atti di programmazione del Comune. La relazione è approvata dalla giunta solo a marzo 2017, la nota di aggiornamento al Dup, con l'aggiunta della previsione dell'importo di 2,7 milioni di euro per il progetto di pubblica illuminazione, in consiglio passa a maggio. Un anno dopo l'arrivo del progetto.

IL CONCORRENTE. Divenuti pubblici gli atti di indirizzo del Comune, nel mese di giugno 2017 giunge una nuova proposta che, secondo il consigliere di Fratelli d'Italia Giuseppe Mainiero “scombina i piani”. La invia la società lucana dei fratelli Telesca, Selettra s.p.a. Gli elaborati arrivano il 15 giugno e il 10 luglio con un'espressa delibera di Giunta sono già bocciati. Pochi giorni dopo, l'argomento è posto all'ordine del giorno del Consiglio fissato al 31 luglio. Una procedura che non quadra a Mainiero che in una conferenza stampa appositamente convocata spiega: “Il Comune ha tutto il diritto di scegliere con discrezionalità il progetto che ritiene migliore, non ha però quello di trattare con parzialità due proposte che pervengono da imprese differenti”. Il succo del discorso è: all'Ati Sitie Impianti – Go4green si è concesso tempo e possibilità di integrare il progetto, alla Selettra si è sbattuta la porta in faccia in pochi giorni.

LA NUOVA PROCEDURA. Ma non finisce qui. La seduta del Consiglio Comunale va deserta con accuse reciproche fra maggioranza e minoranza e, due giorni dopo, il dirigente Affatato, che in un primo momento con la sua relazione aveva proposto di escludere Selettra chiede al sindaco di essere autorizzato a riprendere in considerazione il progetto della società lucana. Landella il 3 agosto dà il via libera e all'impresa viene concesso un mese di tempo per presentare documentazione integrativa.

LE ACCUSE. Mainiero tuttavia ha il dubbio che si tratti solo di un'operazione di facciata: “Ai primi di settembre, Landella chiede in conferenza dei capigruppo la immediata ricalendarizzazione dell'accapo. Nella circostanza omette però di comunicare alla stessa Conferenza che il “procedimento amministrativo” era stato riaperto dal dirigente e dallo stesso Landella, allo scopo di superare la illegittima esclusione della Selettra S.p.A.”. Una fretta e un'ostinazione che non convincono il consigliere: “Landella questa concessione la vuole a tutti i costi (a dire il vero un po’alti) – afferma - e con la sua Giunta il 21 settembre approva la relazione di analisi comparativa tecnico-amministrativa e invia la deliberazione al Consiglio Comunale confermando che la “[..] proposta della Sitie Impianti - Go4green possiede i contenuti necessari a soddisfare l’interesse pubblico”. E ancora: “Il 3 ottobre quanto meno forzando il Regolamento, il Presidente del Consiglio Comunale Miranda, nella seduta di approvazione del bilancio consolidato (da sempre valutato in seduta monotematica per la sua delicatezza) del 5 ottobre 2017 inserisce irritualmente la proposta della concessione attraverso progetto di finanza della pubblica illuminazione”. Per tale motivo manda le carte in Procura.

LA REPLICA. Si arriva dunque al consiglio comunale in programma oggi. Miranda replica rivendicando la regolarità del suo comportamento, il sindaco interviene preannunciando querela: “Il Consigliere comunale Giuseppe Mainiero – precisa - preso dalla sua smania di sollevare dubbi ed evocare scenari torbidi, anche questa volta ha confuso le opinioni politiche con i fatti, non distinguendo la sua visione personale dalla realtà. Nel caso del progetto di finanza, il consigliere di opposizione ignora che il Consiglio comunale non procederà a nessun affidamento del servizio. Si sta semplicemente parlando di quale delle due proposte risulti, per comparazione, più fattibile per l’Amministrazione e non solo in termini economici. L’affidamento vero e proprio avverrà all’esito di una gara pubblica, con a base il progetto del proponente. La contestazione dell’iter amministrativo formulata dal consigliere comunale di opposizione – prosegue - appartiene alla sfera delle sue personalissime deduzioni, non essendoci alcun dubbio circa il rigoroso rispetto delle circostanze rese in ottemperanza del dettato normativo sul project financing, così come disciplinato dal Codice degli Appalti”.

LA QUERELA. “Siamo dunque in presenza di un polverone gravissimo” conclude il primo cittadino. “Le affermazioni relative a favoritismi di varia natura sono da considerarsi gravissime e prive di fondamento giuridico ed amministrativo. Un polverone dalle caratteristiche particolarmente diffamatorie, per il quale provvederò a depositare, incontrando il Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia, formale querela nei confronti di Mainiero”.

di Michele Gramazio


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