Odori molesti, animali domestici e piante: in Puglia 130 mila cause per liti condominiali
Secondo una stile elaborata dal Codacons sono circa 130mila le cause civili pendenti in Puglia relative a liti per questioni condominiali. L'associazione dii consumatori ha anche stilato anche la classifica dei problemi più comuni alla base dei contrasti nei condomini della regione.
I MOTIVI. Sempre più spesso litigi e acredini tra vicini di casa finiscono nelle aule di tribunale; discussioni che nascono per i più svariati motivi: il volume troppo alto del televisore, auto e scooter parcheggiate negli spazi condominiali, animali domestici che sporcano e piante sui balconi che infastidiscono chi abita ai piani bassi.
COSTANO 5000€ L'UNA. Le liti rappresentano un costo non indifferente per chi decide di trovare soluzione ai contrasti rivolgendosi ad un giudice: tra ricorsi, controricorsi e spese legali la spesa - spiega l’associazione in una nota - è pari in media a 5000 euro a vertenza.
LO SCUDO LEGALE. Proprio per far fronte all’ingente crescita dei costi nel settore della giustizia e aiutare i cittadini della Puglia a risolvere le questioni condominiali senza svuotare il portafogli, il Codacons ricorda che è attivo il servizio “scudo legale” che l’associazione mette a disposizione dei propri associati: una copertura assicurativa relativa alle spese per l’assistenza giudiziale e stragiudiziale che copre le spese legali connesse ad azioni e difese civili, difese penali, controversie relative alla proprietà/locazione di immobili e questioni insorte con compagnie assicurative (info su www.codacons.it )
LA CLASSIFICA. Ecco i principali motivi di lite nei condomini della Puglia secondo il Codacons: 1) odori fastidiosi provenienti da altri appartamenti (in genere legati all'utilizzo della cucina); 2) rumori molesti provenienti da altri appartamenti (tv o radio a volume eccessivo, scarpe col tacco, sedie spostate, ecc.); 3) animali domestici (cani che sporcano il cortile, che abbaiano eccessivamente, che attaccano altri condomini, gatti che miagolano di notte, ecc.); 4) errato utilizzo delle aree condominiali comuni (auto parcheggiate in modo errato, materiali depositati negli androni, terrazze condominiali usate come ripostigli, ecc.); 5) problemi connessi ai cortili o ai giardini condominiali (bambini che giocano a pallone, persone che parlano a voce alta, ecc.); 6) vertenze con l'amministratore di condominio (richieste inevase, lavori non eseguiti, manutenzione dei locali non effettuata, ecc.); 7) piante e balconi (innaffiatura eccessiva, foglie che cadono, tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore, ecc.).
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.