Gestione canili, la denuncia delle associazioni animaliste: "In Puglia rischio di infiltrazioni mafiose"
Il CAAP ( Coordinamento Associaioni Animaliste Pugliesi) si oppone con forza agli emendamenti proposti da alcuni consiglieri regionali, in quanto tali emendamenti, con il pretesto dell'urgenza d'opera, getterebbero le basi per rendere appetibile la Puglia per gestioni malavitose dei canili, aumenterebbero la spesa pubblica dei Comuni da destinare al mantenimento dei canili stessi e sicuramente non garantirebbero il benessere animale.
I MEGA CANILI. In particolare - denunciano le associazioni - si vuole dare la possibilità ai privati di costruire mega canili con il sistema dei moduli contigui, ovvero basterà avere un ingresso indipendente per costruire più moduli da 200 cani per cui si potrebbe arrivare anche ad avere canili con 500, 1000 cani con costi elevatissimi per i comuni. Oggi il numero massimo dei cani che un canile può avere è 200. Inoltre, si vogliono spostare cani fuori regione ma nelle regioni limitrofe ovvero, regioni con un elevatissimo tasso di randagismo e dove ci sono precedenti di gestione mafiosa dei canili.
LA ZOOMAFIA. Oggi - concludono le associazioni - la legge non permette nemmeno l'uscita fuori dal dipartimento Asl ed è bene che sia così altrimenti i Comuni non cominceranno mai a lavorare seriamente sul problema. Alla luce di quanto sopra il CAAP chiede un incontro col Consiglio regionale affinché questi emendamenti non siano inseriti nella nuova legge regionale. "Interesseremo l'Antimafia, l'Anci e la Corte dei Conti se necessario - affermano i referenti del CAAP - perché il rischio della zoomafia è elevatissimo e la Puglia non può permetterselo".
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