Qualità della vita, la classifica 2019 del Sole 24 Ore: la Capitanata è terzultima in Italia
Cresce di un punto, nel 2018 era penultima
La classifica è provinciale e va sottolineato subito, ma di certo non è un salvagente per Foggia e per i tanti comuni che appartengono al capoluogo. Il foglio di economia e finanza più importante d’Italia ha stilato la solita classifica annuale: Foggia sale di un punto in classifica rispetto al 2018, non è più penultima. “Solo” terzultima.
TERZULTIMA. È la 105esima provincia su 107 per qualità della vita: 98esima in “ricchezza e consumi”, 74esima per “ambiente e servizi”, 103esima per “giustizia e sicurezza”, 97esima per “affari e lavoro”, 40esima per “demografia e società”, 99esima per “cultura e tempo libero”. Numeri che, al di là della loro opinabilità in termini di indicatori di parametri – nella categoria “sicurezza”, ad esempio, incide anche il numero di denunce di reati, non solo il numero dei reati commessi – raccontano un territorio in difficoltà, in netto distacco rispetto alle altre province della Puglia.
MEGLIO LE ALTRE CITTA’ PUGLIESI. Già, perché se Foggia sale di appena un punticino – peggio, in Italia, solo Crotone e Caltanissetta – le altre città pugliesi fanno registrare miglioramenti sensibili: Bari guida le pugliesi, 67esima città in Italia (tra Asti e Verbania), forte di ben dieci posizioni guadagnate rispetto al 2018. A seguire, Lecce, Brindisi e Taranto, rispettivamente all’82esimo, all’87esimo e al 92esimo posto, tutte più lanciate rispetto alla Capitanata – sebbene si parli comunque di posizioni molto basse sul piano nazionale.
I PARAMETRI. Quanto ai parametri utilizzati dal Sole, come detto, vanno considerati anche indicatori particolareggiati: ad esempio, nel settore “ricchezza e consumi” una città con le rate dei mutui più alti è penalizzata rispetto a un’altra con la media più bassa – quando è noto che le contingenze di mercato che determinano questi livellamenti seguono parametri meno generalizzabili. Allo stesso tempo, però, vi sono parametri più netti sui cui si può dire ben poco: non è un caso, pertanto, che Foggia sia la peggiore in Italia per quanto riguarda le “estorsioni”, oltre che tra le peggiori in tema di “riciclaggio”.
IL CONFRONTO. Infine, il quotidiano ha stilato anche un confronto tra le province italiane a partire dal 1990: anche in questo caso, la provincia di Foggia ne esce mortificata, avendo perso ben venti posizioni nel giro di quasi trent’anni. Dal 2002 in poi, anno in cui è finita all’ultimo posto, la Capitanata non è più riuscita a liberarsi dalle ultime posizioni in classifica, toccando per ben due volte l’estremo fondo: l’ultima volta nel 2011. Il miglior piazzamento? Nel 1998, 70esima su 103 province. Ad oggi, un miraggio.
Che dire la classifica con i suoi parametri e' impietosa, ma non meraviglia visto lo stato della raccolta differenziata,dei siti adibiti a discarica,la condizione di strade e illuminazione per Foggia lo stato di abbandono del Teatro Mediterraneo, la villa comunale il centro storico, la crescente microcriminalita', la Fiera in stato comatoso, il quartiere ferrovia una volta fiore all'occhiello oggi degradato e chi ne ha più ne metta, vi e' bisogno di una forte rivoluzione culturale e sociale con una classe politica capace e competente come anche la classe imprenditoriale e la cosiddetta societa' civile da cui dovrebbe partire il netto cambiamento, non ultimo tutta la comunita' che deve avere uno scatto d'orgoglio
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