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Qualità vita, Foggia al 103° posto. Landella: "Timido miglioramento, evitiamo strumentalizzazioni politiche"

Il commento all'indagine del Sole 24 ore

Due posizioni in più, ma c’è ancora troppo poco per rallegrarsi. È per questo che il sindaco di Foggia, Franco Landella, prende con le molle l’indagine sulla qualità della vita de “Il Sole 24 Ore”, che colloca ancora una volta nelle ultime posizioni il capoluogo dauno.

UN TIMIDISSIMO MIGLIORAMENTO. «Come ogni anno – commenta Landella -, la classifica stilata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” relativa alla qualità della vita offre importanti spunti di analisi. Ovviamente, si tratta di un’indagine condotta attraverso parametri che non sempre coincidono con le competenze ed il potere di intervento del sistema degli Enti Locali. Tuttavia descrivono un quadro che può senza dubbio essere un aiuto nella pianificazione e nelle valutazioni delle azioni da mettere in campo». La classifica pubblicata oggi dal “Sole 24 Ore” segna un “timidissimo miglioramento”, portando la provincia di Foggia dalla 105sima posizione al 103simo posto sulle 110 province oggetto dell’indagine. «Questo piccolissimo passo in avanti, chiaramente, non può essere considerato un successo, anche se qualcosa con ogni evidenza si sta muovendo. La mia personale opinione è che sia necessario imprimere nuovo e maggiore impegno, non soltanto da parte del sistema degli Enti Locali, ma anche dell’universo dell’imprenditoria e dell’economia, seguendo in particolare alcune opzioni che sono state avviate, penso ad esempio alla partenza della raccolta differenziata nel campo delle politiche ambientali».

DAVANTI A LECCE. Sul piano dell’analisi complessiva, inoltre, fanno riflettere alcune tendenze. «Se infatti la provincia di Foggia migliora nel campo dei servizi per l’ambiente e la salute – sottolinea il primo cittadino -, identica dinamica si registra per quel che concerne l’ordine pubblico, nonostante la situazione di grande preoccupazione vissuta dal territorio provinciale su questo fronte. Lo stesso responso riferito agli indicatori della sezione “tempo libero”, è formulato analizzando una finestra temporale che non ha incrociato la riapertura del Teatro “Umberto Giordano”, dunque il fermento culturale di straordinario livello vissuto dalla città di Foggia con due stagioni teatrali, la rassegna “Giordano in Jazz”, una miriade di attività, incontri, eventi. A mio avviso, peraltro, assume una rilevanza per nulla marginale il fatto che la provincia di Foggia si attesti davanti alla provincia di Lecce, che pure nel periodo di riferimento dell’indagine poteva contare su tutta una serie di iniziative attivate a supporto della sua candidatura a capitale europea della cultura».

“NON STRUMENTALIZZATE”. «Invito quindi tutti coloro i quali leggeranno l’indagine – conclude il sindaco - a non utilizzare le lenti della polemica strumentale, soprattutto sul piano della dialettica politica. Quella in esame è un’indagine complessa, che riguarda l’intera Capitanata e non la sola città di Foggia, nella quale gli stessi parametri usati non possono essere considerati rappresentativi della condizione del capoluogo dauno. Non lo dico per provare a dare una giustificazione alla collocazione in classifica di Foggia, ma perché se vogliamo che questa classifica sia per davvero d’aiuto alla politica e all’economia, dunque alla crescita della nostra comunità, occorre interpretarla in maniera seria e obiettiva».

di Redazione 


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