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Quartiere Ferrovia: il Prefetto punta su repressione e integrazione culturale

L’incontro con il Coordinamento delle associazioni

Il Prefetto di Foggia dott. Maurizio Valiante ha ricevuto una delegazione del Coordinamento delle associazioni e dei cittadini formata dal presidente Walter Mancini, dal vice presidente Adolfo Abate e da Antonio Placentino, Luciana d’Amato e Simonetta Mastropieri. All’incontro era presente anche il Capo di Gabinetto dott. Angelo Caccavone.

LE RICHIESTE. Il Coordinamento comunica tramite una nota che ha sottolineato i termini problematici e già conosciuti del“quartiere Ferrovia”, che investono aspetti sociali e di sicurezza, oltre che di igiene pubblica, per la presenza di un rilevante numero di immigrati, molti dei quali esercitano attività illegali che si ripercuotono sulla concreta vivibilità delle strade, offendendo il decoro di palazzi e porticati e in generale della città, in una zona, quella della stazione ferroviaria, che ha sempre rappresentato il biglietto da visita della città. È stata fatta presente la necessità di un presidio fisso di vigilanza in via Podgora, maggiore illuminazione, videosorveglianza, pattugliamento delle Forze dell’Ordine e anche la chiusura al traffico del viale 24 maggio il sabato e la domenica, facilitando spazi per mercatini, nonché l’utilizzo delle aree circostanti il piazzale Vittorio Veneto con la predisposizione di microstrutture utili al decoro pubblico e l’incentivazione di attività culturali nella zona dell’ex cinema Cicolella.

GLI INTERVENTI. Il Prefetto - prosegue la nota del Coordinamento - ha assicurato un piano di intervento e di collaborazione di vicinato con i cittadini residenti nella zona al fine di trovare una soluzione globale, che non guardi solo alla repressione del fenomeno ma anche alle possibilità di integrazione culturale e produttiva per la rinascita complessiva della città. Il dott. Valiante ha annunciato di aver predisposto attività da mettere in campo a brevissimo termine, già nella prossima settimana, in collaborazione con le istituzioni locali.

di Redazione 


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