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Questioni Meridionali, è Big Bang. Anteprima di due giorni, protagonista: l'universo

Mercoledì 16 aprile, Sala Farina. Giovedì 17, Ubik

Ritorna Questioni Meridionali, il festival ideato da SpazioBaol, in collaborazione con la libreria Ubik di Foggia. Di scena, questa volta, un’anteprima di due giorni, con inizio domani, mercoledì 16 aprile. Protagonista, l'universo. 
 
Parlare di scienza e di scoperte dell'uomo facendone anche uno spettacolo o, per meglio dire, uno “spettacolo-conferenza”: è “Dal Big Bang alla civiltà in sei immagini”, la performance in programma domani sera, alle ore 20.30, alla Sala Farina di Foggia (costo 5 euro, inviti disponibili alla Ubik). A condurre per mano il pubblico, in un viaggio affascinante che intreccia scienza, arte, filosofia, pensiero razionale e tecnia, un giovane astrofisico già di fama internazionale e uno dei più importanti autori e saggisti italiani, rispettivamente Amedeo Balbi e Antonio Pascale. Il primo dei due, pertanto, di recente ospitato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, è anche l'autore del libro in programma giovedì 17 aprile, alle ore 19, nello spazio live della libreria di Piazza U. Giordano, dal titolo “Cercatori di meraviglia” (Rizzoli, aprile 2014). Si tratta di un'anteprima al sud Italia, dopo la “prima” romana di qualche settimana fa. 
 
LO SPETTACOLO. I due protagonisti e interpreti, intrecciano un racconto che ci porta dall’origine dell’Universo fino ai nostri giorni. Il filo conduttore si basa tutto su sei immagini: sei icone che rappresentano altrettanti punti di svolta nell’evoluzione fisica del cosmo e nell’evoluzione culturale della specie umana. Le tre scelte da Balbi, che riguardano più strettamente l’evoluzione dell’universo, si alternano a quelle scelte da Pascale, che seguono invece il filo rosso della nascita del pensiero razionale nell’uomo. Ma il contrasto è solo apparente: il risultato è infatti un elaborato intreccio di arte, scienza, tecnologia e cultura, che mostra lo stretto legame tra l’essere umano, l’universo e la sua storia. Dal Big Bang alla nascita delle stelle, al sorgere del pensiero razionale e scientifico, dall’arrivo delle prime molecole organiche sulla Terra al progresso tecnologico: una narrazione ricca di suggestioni scientifiche, intellettuali e artistiche, per mostrare che l’uomo è legato all’universo e alla sua storia, ma è allo stesso tempo in grado, grazie alla ragione, alla cultura e alla tecnica, di orientare il cammino della sua evoluzione e della sua felicità (inviti disponibili presso la libreria Ubik al costo di 5 euro).
 
IL LIBRO. Tutti i grandi protagonisti della storia della scienza hanno qualcosa in comune: un’ingenua, entusiastica curiosità, l’abitudine di osservare, la consapevolezza di non possedere a priori la verità. È l’atteggiamento dei “cercatori di meraviglia” che da sempre anima chi tenta di capire il mondo interrogando direttamente la natura (con risultati migliori dopo Galileo, grazie all’uso sistematico del metodo sperimentale). Per mostrare questo approccio in azione, Amedeo Balbi, astrofisico e brillante divulgatore, ha individuato sei grandi domande che potrebbe porre anche un bambino (La Terra si muove o sta ferma? Perché le cose cadono verso il basso? Cos’è l’elettricità? Cos’è il calore? A che velocità viaggia la luce? Di cosa è fatta la materia?) e racconta come nei secoli gli scienziati si siano cimentati a rispondere. Arriva così a intessere storie affascinanti come quelle di Faraday, il libraio che inventò la dinamo, o di Becquerel, scopritore della radioattività, o di Cavendish che “pesò la Terra”, solo per citarne alcune. E, in tutto questo, ci dimostra che la scienza non è una materia fredda e asettica, ma un percorso appassionante fatto da persone in carne e ossa, innamorate dell’universo e con l’ossessione di capirlo.
Ritorna "Questioni Meridionali", il festival ideato da SpazioBaol, in collaborazione con la libreria Ubik di Foggia. Di scena, questa volta, un’anteprima di due giorni, con inizio domani, mercoledì 16 aprile. Protagonista, l'universo. 
UN VIAGGIO TRA CULTURA, SCIENZA E UMANITA'. Parlare di scienza e di scoperte dell'uomo facendone anche uno spettacolo o, per meglio dire, uno “spettacolo-conferenza”: è “Dal Big Bang alla civiltà in sei immagini”, la performance in programma domani sera, alle ore 20.30, alla Sala Farina di Foggia (costo 5 euro, inviti disponibili alla Ubik). A condurre per mano il pubblico, in un viaggio affascinante che intreccia scienza, arte, filosofia, pensiero razionale e tecnia, un giovane astrofisico già di fama internazionale e uno dei più importanti autori e saggisti italiani, rispettivamente Amedeo Balbi e Antonio Pascale. Il primo dei due, pertanto, di recente ospitato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, è anche l'autore del libro in programma giovedì 17 aprile, alle ore 19, nello spazio live della libreria di Piazza U. Giordano, dal titolo “Cercatori di meraviglia” (Rizzoli, aprile 2014). Si tratta di un'anteprima al sud Italia, dopo la “prima” romana di qualche settimana fa. 
LO SPETTACOLO. I due protagonisti e interpreti, intrecciano un racconto che ci porta dall’origine dell’Universo fino ai nostri giorni. Il filo conduttore si basa tutto su sei immagini: sei icone che rappresentano altrettanti punti di svolta nell’evoluzione fisica del cosmo e nell’evoluzione culturale della specie umana. Le tre scelte da Balbi, che riguardano più strettamente l’evoluzione dell’universo, si alternano a quelle scelte da Pascale, che seguono invece il filo rosso della nascita del pensiero razionale nell’uomo. Ma il contrasto è solo apparente: il risultato è infatti un elaborato intreccio di arte, scienza, tecnologia e cultura, che mostra lo stretto legame tra l’essere umano, l’universo e la sua storia. Dal Big Bang alla nascita delle stelle, al sorgere del pensiero razionale e scientifico, dall’arrivo delle prime molecole organiche sulla Terra al progresso tecnologico: una narrazione ricca di suggestioni scientifiche, intellettuali e artistiche, per mostrare che l’uomo è legato all’universo e alla sua storia, ma è allo stesso tempo in grado, grazie alla ragione, alla cultura e alla tecnica, di orientare il cammino della sua evoluzione e della sua felicità (inviti disponibili presso la libreria Ubik al costo di 5 euro).
IL LIBRO. Tutti i grandi protagonisti della storia della scienza hanno qualcosa in comune: un’ingenua, entusiastica curiosità, l’abitudine di osservare, la consapevolezza di non possedere a priori la verità. È l’atteggiamento dei “cercatori di meraviglia” che da sempre anima chi tenta di capire il mondo interrogando direttamente la natura (con risultati migliori dopo Galileo, grazie all’uso sistematico del metodo sperimentale). Per mostrare questo approccio in azione, Amedeo Balbi, astrofisico e brillante divulgatore, ha individuato sei grandi domande che potrebbe porre anche un bambino (La Terra si muove o sta ferma? Perché le cose cadono verso il basso? Cos’è l’elettricità? Cos’è il calore? A che velocità viaggia la luce? Di cosa è fatta la materia?) e racconta come nei secoli gli scienziati si siano cimentati a rispondere. Arriva così a intessere storie affascinanti come quelle di Faraday, il libraio che inventò la dinamo, o di Becquerel, scopritore della radioattività, o di Cavendish che “pesò la Terra”, solo per citarne alcune. E, in tutto questo, ci dimostra che la scienza non è una materia fredda e asettica, ma un percorso appassionante fatto da persone in carne e ossa, innamorate dell’universo e con l’ossessione di capirlo.

di Redazione 


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