La Questura di Foggia sbarca su Facebook: "Nuovo impulso al rapporto tra Istituzione e cittadinanza"
La Questura di Foggia lancia la sua pagina Facebook. "In un momento in cui le interazioni sul web si fanno sempre più numerose - spiega una nota -, la Questura desidera proporre un nuovo impulso al rapporto tra l'Istituzione e la cittadinanza".
LO SCAMBIO. La volontà di fruire di nuovi ed efficaci strumenti sociali online per comunicare la propria attività quotidiana si affianca alla necessità di interagire con quella porzione di cittadinanza che affida le proprie richieste al web. "Se da un lato, infatti, gli utenti della rete cercano informazioni non solo sui motori di ricerca ma pure sui social network, dall'altro alle stesse aziende ed istituzioni viene chiesto di interagire con i followers e con i destinatari dei propri servizi e o prodotti". La Questura della Capitanata ha inteso, pertanto, avvicinare la cittadinanza dell'intera provincia per scambiare informazioni, per fornire suggerimenti, per illustrare aspetti operativi sconosciuti ai più e, soprattutto, per interagire in maniera diretta ed efficace con chi può contribuire a costruire una città giorno dopo giorno migliore: i cittadini.
LE SEGNALAZIONI. "Il canale comunicativo dei social network instaura un rapporto diretto con i cittadini che potranno suggerire o indicare proposte, chiedere informazioni, ma non segnalare casi di emergenza di polizia per i quali, ricordiamo, bisogna sempre e solo rivolgersi al numero unico di emergenza 112 o, di persona, presso qualsiasi Ufficio di Polizia presente sul territorio".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.