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Raccolta differenziata, senza il ‘porta a porta’ il nuovo incubo si chiama Ecotassa

A Foggia il servizio non è mai stato avviato

Dopo la sperimentazione in alcuni quartieri, a Monte Sant’Angelo è attivo il servizio di raccolta rifiuti ‘porta a porta’ nell’intera città. Per il sindaco Antonio di Iasio adesso il nuovo obiettivo è di “raggiungere grandi percentuali di differenziata per abbattere i costi”. Ed il servizio del ‘porta a porta’ prenderà il via anche a Torremaggiore. Mentre a Troia, San Severo e Casalvecchio di Puglia le percentuali di RD superano la soglia del 50%. E a Foggia? A Foggia non è stata ancora avviata la sperimentazione del ‘porta a porta’. Anche se il 17 gennaio del 2013, più di un anno fa, l’assessore all’Ambiente e all’Energia del Comune di Foggia, Pasquale Russo, disse: “Con l’Amiu partirà la raccolta ‘porta a porta’, ma le associazioni devono aiutare a creare la coscienza civica”. E ancora: “La raccolta differenziata ‘porta a porta’ è un obiettivo che l’Amministrazione si è posta, ma che non è stato ancora raggiunto a causa tanto della crisi delle società comunali che della mancata attribuzione dei fondi europei. Mi auguro che, stabilizzandosi la gestione del ciclo dei rifiuti, la Regione possa approvare il progetto depositato a suo tempo e sbloccare i fondi già disponibili”.

 

FOGGIA E LA RD Come ben sappiamo, l’Amiu è partita. Ma del porta a porta nessuna traccia. Eppure, la sesta edizione di ‘Comuni Ricicloni’ promossa dall’associazione Legambiente Puglia aveva rammentato un dato inquietante: “Sono disastrose le condizioni della raccolta differenziata a Foggia dove si è fermi al 2,4%”. Una percentuale bassissima. Meno delle briciole se si considera che il limite minimo di RD imposto dalla legge nazionale è di 65%. Ma dall’Amministrazione Comunale nessun cenno sul servizio del ‘porta a porta’ e su come migliorare le percentuali di raccolta differenziata.

IL TRIBUTO Dal 1 gennaio 2014, però, è entrata in vigore la cosiddetta Ecotassa che i Comuni pugliesi devono pagare alla Regione Puglia. Un tributo speciale per il conferimento dei rifiuti in discarica. Si tratta, in pratica, di una penalità inflitta a quelle città che non raggiungono almeno l’obiettivo minimo del 40% di raccolta differenziata: maggiore è la quantità smaltita, minore è la percentuale di differenziata, e di conseguenza il Comune deve pagare di più alla Regione. La tariffa massima ipotizzata lo scorso anno, quella per i Comuni con un livello di differenziata inferiore al 30%, è pari 25,82 euro a tonnellata sui rifiuti conferiti in discarica. Insomma, se le cose rimangono così, l’Ecotassa rischia di trasformarsi in un nuovo incubo per il Comune di Foggia ed i suoi cittadini.

di Redazione 


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