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Racket, la sfida esemplare di Miccoli: "Il pizzo sarà denunciato, minacciare Proshop è sconveniente"

Ai nostri microfoni il legale della famigia Grieco e il suo sarcasmo: "Novembre delle bombe? Polvere pirica più a buon mercato"

Ai microfoni di Foggia Città Aperta, in esclusiva, un agguerrito Luigi Miccoli, legale della famiglia Grieco (titolare della catena Proshop, gravemente minacciata negli ultimi giorni dal racket foggiano - LEGGI GLI ARTICOLI "Crivellata a colpi di pistola l'auto di Gianluca Grieco" e "Esplode ordigno in via Zodiaco").

ORGOGLIO E LEGALITA'. Dopo aver diffuso sui social un messaggio d'orgoglio e, al contempo, di condanna contro gli spiacevoli avvenimenti occorsi ai suoi assistiti ("Forse non è chiaro che questo marchio ha dietro imprenditori e professionisti seri e coraggiosi...Niente e nessuna paura"), in questa intervista l'avvocato foggiano ribadisce in modo chiaro e netto la ferma intenzione di non abbassare in nessun modo la testa di fronte alle intimidazioni ("Se si presenteranno alla nostra porta verranno denunciati"; "Minacciare il marchio Proshop è come minacciare una banca"), elogia il "Modello Vieste" e attribuisce, sarcasticamente, il novembre delle bombe ad "una maggiore disponibilità di polvere pirica a buon mercato".
Inoltre condanna fermamente la cultura tutta foggiana del "Pur' quill addà campà", a suo dire vero cancro della legalità che si ripercuote sull'economia foggiana.

LA CAMPAGNA ANTI-USURA DEL MANFREDONIA CALCIO. Infine, a margine dell'intervista, Miccoli, anche vice-presidente e direttore generale del Manfredonia Calcio, ci tiene a sottolineare come, proprio in questi giorni, la squadra sipontina sia stata, anche grazie alla sua ferrea passione e volontà di lavorare in questo senso, testimonial di una campagna pubblica contro l'usura e a favore della Fondazione Buon Samaritano.

di Fabrizio Sereno


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