Raffica di perquisizioni: rinvenute pistola e munizioni
Si cerca l’arma dell’omicidio Buttacchio
A seguito dell’ennesimo fatto di sangue che ha sconvolto San Severo, i Carabinieri della locale Compagnia, dopo aver raccolto con tempestive indagini gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, hanno effettuato una serie di perquisizioni volte, ancora una volta, a disarmare la criminalità sanseverese.
PISTOLA E MUNIZIONI. Nel corso delle ricerche in un cortile di un condominio di via Giovanni Pascoli, all’interno di un bidone dell’immondizia, di quelli marroni utilizzati per la raccolta dei rifiuti organici, i Carabinieri hanno rinvenuto due borselli contenenti una pistola di fabbricazione croata, in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionante, i relativi caricatori, circa 40 munizioni e materiale per la manutenzione dell’arma.
I FILMATI DELLE TELECAMERE DELLA ZONA. Il materiale sequestrato come autorizzato dall’Autorità Giudiziaria è stato inviato al R.I.S. di Roma per verificare il suo utilizzo in altri fatti delittuosi. Inoltre gli inquirenti stanno esaminando i filmati registrati dalle telecamere presenti in zona al fine di risalire al responsabile dell’occultamento dell’arma.
SI CERCA L’ARMA DELL’OMICIDIO. Inoltre, con l’ausilio dei Carabinieri Cacciatori “Puglia”, sono ancora in corso le ricerche, mediante perquisizioni e rastrellamenti nelle campagne di San Severo, dell’arma utilizzata per l’omicidio di Bonifacio Buttacchio. L’indagato per il fatto di sangue, G.V., a seguito dell’udienza di convalida del fermo dinanzi al G.I.P. del Tribunale di Foggia è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.