Stampa questa pagina

Realtà virtuale: i tempi sono maturi e sarà presto in competizione con il mondo reale

I.P. 

Si è concluso da poco l'Electronic Entertainment Expo (E3) di Los Angeles, l'evento più importante del pianeta dedicato al mondo dei videogiochi. Se per molti aspetti quello dei videogame è un settore di nicchia, come ogni anno sono emerse novità che interessano molti altri settori ed in particolare quest'anno si è finalmente capito che la realtà virtuale entrerà presto nelle vite reali di tutti noi. Gli strumenti per immergersi in ambienti virtuali presentati a Los Angeles, infatti, presto non saranno più solo gadget per videogiocatori.

La realtà virtuale ha irrotto nei media e nella vita di molti utenti diversi anni fa, quando per qualche tempo fù di grande moda Second Life, un modo virtuale in cui diverse persone si erano reinventate una vita e qualcuno addirittura un lavoro. Presto sono emersi tuttavia i limiti di questo ambiente ed il termine stesso "realtà virtuale" è diventato per molti anni un qualcosa di appartenente al passato, all'obsoleto Second Life così come all'ormai storico film Matrix. Tuttavia un paio di mesi fa Facebook ha acquisito Oculus VR, la società che ha sviluppato il visore per la realtà virtuale Oculus Rift.

Visto l'interesse di Mark Zuckerberg per questo mercato, si è capito subito che grazie a dispositivi come Oculus Rift la realtà virtuale non sarà solo una questione di interessere esclusivo per core gamers appassionati di titoli come Call of Duty, World of Warcraft, in cui già adesso i giocatori si incontrano in ambienti virtuali, tramite il proprio avatar. Ci potranno essere infatti rivoluzioni anche in altri giochi online, in primo luogo nel poker: pensiamo a quanto conta l'espressione facciale nel poker e di come ci potrà essere la possibilità di vedere altri giocatori, faccia a faccia in ambienti immersivi, proprio come nei tornei dal vivo. Non basterà insomma conoscere le regole, ma occorrerà essere abili abbastanza da capire le intenzioni degli altri.

Insomma, i visori per la realtà virtuale non riguarderanno esclusivamente i titoli per i soliti videogiocatori incalliti, ma sarà una rivoluzione per tutto il mondo del gaming. Non a caso l'edizione 2014 dell'E3 di Los Angeles ha visto la presentazione di numerosi device per l'immersione in ambienti virtuali, che già hanno suscitato l'interesse di altri settori dell'intrattenimento. Pensiamo ad Hollywood in primo luogo, che dopo successo dei film in 3D, potrebbe puntare presto a film in cui coinvolgere gli utenti con visori come Oculus Rift. Ma anche i parchi tecnologici a tema potranno presto offrire nuovi servizi grazie a questa tecnologia.

Ci sono poi altri settori in cui potranno essere usati questi visori: basti pensare a come oggi sono impiegati i software di videoconferenza e di come potrebbero essere presto sostituiti o affiancati da visori per la realtà virtuale. Già, perché chi li ha testati nel corso dell'E3, ha potuto sperimentare come questi visori diano la vera sensazione di presenza all'interno di uno spazio virtuale e di reale vicinanza con le altre persone/avatar che popolano questo spazio.

La tecnologia quindi è ormai pronta e dopo una iniziale diffusione nell'ambiente dei videogiocatori, ben presto uscirà da questo ambito. I tempi stanno maturando velocemente e secondo molti osservatori il momento cruciale per questo cambio di paradigma sarà il Natale 2015, a partire dal quale decollerà il ciclo di vita del mercato di visori per ambienti virtuali. Ed a quel punto, c'è da scommetterci, il mondo reale non ci sembrerà più lo stesso.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload