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Referendum, arriva a Foggia “Sì cambia energia”: il tour che spiega il no alle trivelle

Nel pomeriggio alle 18 presso la Masseria De Vargas

Un’alternativa alle trivelle c’è. Ed è già esistente. Parte da questo principio ‘Sì cambia energia’, il tour promosso dalla Cooperativa Retenergie, in collaborazione con Banca Popolare Etica e il Coordinamento Nazionale No Triv, che nel pomeriggio farà tappa a Foggia.

L’ALTERNATIVA. L'iniziativa ha lo scopo di sostenere il SÌ al referendum del 17 aprile e bloccare il rinnovo delle concessioni esistenti per attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi nelle aree marine protette ed entro le 12 miglia dalle coste. Ma non solo: durante l’incontro, infatti, verranno presentati alcuni dei progetti che, a partire dal 2008, Retenergie sviluppa per la produzione in proprio di energia rinnovabile attraverso l’azionariato popolare che attualmente riunisce poco meno di mille soci.

GLI INTERVENTI. L’appuntamento di mercoledì 6 aprile (ore 18) è in programma a Foggia nella Masseria Antonia de Vargas (via Manfredonia, km 2,100) e prevede gli interventi di Michele Casalucci (No Triv Foggia), Daniela Patrucco (vicepresidente Reteenergie), Michele Gravina (Direttore Area Sud Banca Etica) e Rita de Padova (CdA Banca Etica). Il tour, partito da Reggio Calabria, è passato da Potenza, Matera, Lecce e Bari e giunge nel capoluogo dauno per spostarsi poi in Campania.

LE TAPPE DEL TOUR. "Le regioni attraversate dal tour di Retenergie sono simboliche e strategiche” - sottolinea Tiziana Medici, del Coord. Naz. NoTriv - dalla Basilicata, con la piattaforma petrolifera più grande d’Europa, alla Puglia che combatte contro la devastazione di un “tubo” che taglia fisicamente il territorio, fino alla Campania devastata dalle problematiche energetiche e dei rifiuti".

UN NUOVO MODELLO ENERGETICO. Daniela Patrucco, vicepresidente di Retenergie, sottolinea la necessità di un cambio di prospettiva nelle politiche energetiche. “L’estrazione e la produzione di energia da fonti fossili richiede grandi investimenti e quindi suggerisce un modello economico che promuove l'oligopolio – dichiara. Le rinnovabili suggeriscono un modello economico distribuito, dove il ruolo dei singoli cittadini e delle comunità è più rilevante". Parte degli impianti ‘alternativi’– spiegano i promotori - è finanziata con mutui accesi presso Banca Popolare Etica. Daniela Freda, responsabile culturale Area Sud dell'istituto padovano che ha un ufficio di rappresentanza anche a Foggia, ricorda che “Banca Etica da sempre favorisce e supporta l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili contrastando le fonti fossili e l'impatto ambientale e sociale che deriva dal loro utilizzo”.

di Redazione 


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