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Regionali, Campo sbotta contro il Fatto quotidiano: “Io impresentabile? Pronto a querelare per diffamazione”

E' candidato alle regionali con il Pd

“Io non sono indagato in alcun procedimento giudiziario e mi tengo più che degno di rappresentare la comunità foggiana e il Partito Democratico di Capitanata alle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. L'articolo de Il Fatto Quotidiano, pubblicato ieri, a firma di Mary Tota contiene notizie false sul mio conto, cosa per cui ho già dato mandato al mio legale di fiducia per verificare la sussistenza degli estremi della querela per diffamazione”.

GLI IMPRESENTABILI. Così parlò Paolo Campo, ex sindaco di Manfredonia e candidato con il Partito democratico alle prossime elezioni regionali del 31 maggio. Il suo è uno sfogo all’indomani dell’articolo apparso su ‘Il fatto quotidiano’ parlando dei cosiddetti “impresentabili”, tra cui condannati, rinviati a giudizio, prescritti o indagati (LEGGI: Per i vendoliani non è più "compagna": Carmela Cenicola ritira la sua candidatura).

L’INDAGINE. In questa lista, “Il fatto quotidiano” inserisce anche Campo, che ora si difende: “Il procedimento penale a cui si fa riferimento – scrive in una lunga nota su Facebook - è stato archiviato oltre 2 anni fa all'esito di un'indagine, doverosa e condotta correttamente dalla Procura di Foggia, che ha fatto emergere l'insussistenza delle accuse mosse da un gruppo di cittadini che si opponevano al progetto approvato in Giunta e un Consiglio comunale, e finanziato dalla Regione Puglia. Un'azione obbligatoria, quella della Procura, che ha coinvolto tutti gli amministratori ed i consiglieri comunali che hanno espresso voto favorevole.

I SOCIAL. “La giornalista – evidenzia Campo - e quanti hanno già 'condiviso' sui social network l'articolo non sanno che sono stato io, da sindaco di Manfredonia, a chiedere alla Commissione bicamerale Antimafia e alla Direzione Distrettuale Antimafia di approfondire le indagini sulle organizzazioni mafiose che operavano nel nostro territorio; così come sono stato io a far avviare le indagini per malversazione nei confronti delle imprese che avevano incassato i contributi del Contratto d'Area e non avevano mai avviato la realizzazione degli impianti produttivi”.

LA PRESENTABILITÀ. “A mio carico – conclude - non esiste alcun procedimento giudiziario e posso affermare, senza tema di smentita, di essere perfettamente in regola con le previsioni del Codice Etico del Partito Democratico. A differenza di quanto scritto da Il Fatto Quotidiano, la mia storia politica, amministrativa e personale, di cui vado orgoglioso, testimonia la 'presentabilità' della mia candidatura”.

di Redazione 


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