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Regionali 2020, il Gargano accende lo scontro politico. Fitto: “Terra dimenticata”, Piemontese: “Smentito dai numeri”


A poco più di 10 giorni dalle elezioni regionali, in programma domenica 20 e lunedì 21 settembre, il Gargano diventa tema di scontro politico tra il candidato presidente del centrodestra Raffaele Fitto e il candidato consigliere e attuale assessore al bilancio della giunta Emiliano, Raffaele Piemontese.

FITTO: “GARGANO: TERRA DIMENTICATA”. La contesa nasce dalle dichiarazioni rilasciate da Fitto dopo la sua visita sul promontorio, avvenuta ieri domenica 6 settembre, durante il quale tra l’altro ha fatto tappa a Rodi Garganico e Manfredonia. “Oggi ho fatto un lungo giro del Gargano: posti splendidi, meravigliosi, unici nel loro genere che hanno bisogno di essere valorizzati” ha dichiarato al termine del tour elettorale l’ex governatore della Regione Puglia. “E’ una terra straordinaria dimenticata in questi anni. In 15 anni di centrosinistra alla guida della Regione non è stato fatto assolutamente nulla per questo territorio: non un’infrastruttura degna di questo nome, per cercare di “avvicinare” il Gargano al resto della Puglia, dell’Italia e del mondo. Male anche sul fronte dei servizi e delle politiche di promozione territoriale, sebbene qui ci sia un enorme potenziale. Il Gargano è una miniera di opportunità soprattutto per i nostri giovani, oggi costretti a fare le valige alla ricerca di un’occupazione. Noi vogliamo immaginare il loro futuro nella loro terra, qui, e lo faremo con la forza delle nostre idee e la serietà del nostro impegno”.

PIEMONTESE: “IL GARGANO CONTA: LO DICONO I NUMERI”. A rispondergli, a ventiquattr’ore di distanza, è Raffaele Piemontese, attuale assessore regionale al bilancio e nuovamente in corsa come candidato al consiglio regionale. ““Il Gargano conta come non ha mai contato nel governo e negli investimenti regionali: lo dicono i numeri e i fatti concreti” ribatte. “Con Fitto semplicemente non esisteva, come non esisteva la Puglia e la sua identità oggi forte e riconosciuta in tutto il mondo”. “Io non so quanto sia stato lungo il giro che hanno fatto fare ieri a Fitto, facendogli scoprire questo pezzo della Puglia – aggiunge –, di sicuro solo uno che non sa dove si trova può dire cose smentite dai fatti, contraddette da quello che dice la gente, da quello che sanno i sindaci di ogni colore politico, da quello che hanno sperimentato i tecnici delle amministrazioni locali che hanno fatto progetti e indetto gare, da quello che hanno sperimentato gli imprenditori e i lavoratori del settore turistico che sanno di essere stati privilegiati dalle scelte dei vacanzieri anche in questa durissima estate segnata dal COVID-19”.

GLI INVESTIMENTI. “Mentre ieri passeggiava nel porto turistico di Rodi Garganico, hanno riferito a Fitto che la Regione Puglia governata da Michele Emiliano ha resuscitato quell’infrastruttura che oggi ha ripreso a funzionare e ci ha investito sopra 5 milioni e mezzo di euro per potenziarla ulteriormente? –– chiede provocatoriamente l’assessore e consigliere regionale del Partito Democratico –– Mentre camminava a Siponto, gli hanno fatto vedere l’acqua del mare che ha sorpreso tutti questa estate e detto che è così bella e pulita perché abbiamo investito 5 milioni e 400 mila euro per il potenziamento e l’adeguamento delle reti idriche e fognarie e dei sistemi depurativi a Manfredonia?”. “È semplicemente impossibile un paragone con il Gargano e la Puglia ai tempi di Fitto, impossibile tornare indietro di vent’anni per chi come me vive in questa terra e non ci transita solo per stringere qualche mano per una mezzoretta”, incalza l’assessore regionale, sottolineando che “se c’è un successo che il Gargano può condividere con il resto della Puglia è proprio l’aver fatto un enorme salto di qualità in questi 15 anni, contribuendo alla ‘creazione’ dell’identità ‘Puglia’ conosciuta ormai in tutto il mondo e che, invece, quando Fitto era presidente, semplicemente non esisteva”.

LA PROMOZIONE TURISTICA. “Quando a febbraio eravamo alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano – ricorda Piemontese – il Gargano è stato la star dell’offerta turistica nazionale, offerta che abbiamo consolidato in questi ultimi cinque anni con operazioni di impatto mondiale come il Giro dItalia che, sabato 10 ottobre prossimo, tornerà a percorrere le strade del Gargano da Manfredonia a Monte Sant’Angelo, da Mattinata a Baia delle Zagare, da Coppa Santa Tecla a Pugnochiuso, per arrivare al traguardo di tappa di Vieste. L’anno scorso è stata qui sul Gargano l'unica tappa di arrivo in Puglia del Giro d’Italia, tra le più lunghe dell'edizione che dopo Lucera, Foggia e transitata da Rignano Garganico per raggiungere San Giovanni Rotondo. E, nel 2017, quando il Giro compiva 100 anni, li ha festeggiati a Peschici. Se Fitto pensa siano solo biciclette, consideri che, su RAI2, c’erano un milione e mezzo di persone davanti alla tv, con un picco di 2 milioni e 189 mila spettatori, mentre la carovana attraversava il nostro Gargano per arrivare al traguardo di via Montesanto, per la prima volta nel cuore di Peschici, in cui stavamo io e il presidente Michele Emiliano”. “Questa grande promozione del territorio è stata una costante – osserva l’esponente del PD, – sublimata con il concerto straordinario che abbiamo allestito per Max Gazzè e la sua orchestra ai piedi del Pizzomunno di Vieste, diventato, anche grazie a questo matrimonio tra l’arte e la natura, uno dei simboli della Puglia, conosciuto in tutto il mondo”.

GLI INTERVENTI PER IL TERRITORIO. “Ma l’elemento più strategico e lungimirante che abbiamo introdotto in particolare con l’Amministrazione Emiliano –– aggiunge Piemontese –– riguarda il territorio del Gargano, la difesa della montagna dalle frane e dal dissesto idrogeologico, la qualità dell’acqua potabile, la sicurezza delle scuole, i sistemi di depurazione e le reti fognarie per mantenere sano il suolo su cui coltiviamo i nostri prodotti di qualità e pulito il mare che attrae turisti da tutto il mondo, un universo di azioni per le quali abbiamo investito oltre 424 milioni di euro sul Gargano. Sindaci, tecnici e imprese di Carpino, ¬, Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e Vieste conoscono gli interventi di manutenzione straordinaria dei corsi d'acqua, dei canali bonifica e delle relative opere idrauliche fatti in questi anni. Solo per interventi sulla viabilità, sulle opere pubbliche, di edilizia scolastica, di risanamento delle reti idriche e di realizzazione della fogna bianca, superiamo i 44 milioni di euro, con cantieri e opere diventate fatti concreti ad Apricena, a Cagnano Varano, a Carpino, a Ischitella, a Tremiti, a Lesina, a Manfredonia, a Mattinata, a Monte Sant’Angelo, a Peschici, a Poggio Imperiale, a Rignano Garganico, a Rodi Garganico, a San Giovanni Rotondo, a San Marco In Lamis, a Vico del Gargano e a Vieste”. “In questo elenco solo sintetico di fatti concretissimi – precisa l’esponente del PD – ci sono anche le infrastrutture di cui Fitto non sa o che finge di non conoscere, come i 68 milioni di euro sulla Statale 89 per il primo stralcio dei lavori di razionalizzazione della viabilità di San Giovanni Rotondo e per la realizzazione dell'asta di collegamento da San Giovanni Rotondo a Foggia e i 18 milioni di euro sulla rete in concessione alle Ferrovie del Gargano, tra cui il potenziamento degli impianti di sicurezza alla stazione di San Nicandro, la soppressione di 11 passaggi a livello, sistemi di controllo della marcia del treno nella tratta Ischitella-Peschici e l’acquisto di nuovi treni. O opere strategiche legate al trasporto marittimo come il dragaggio dei fondali nel porto di Rodi Garganico per 5 milioni e mezzo di euro e le nuove opere di difesa del porticciolo di attracco delle imbarcazioni di San Domino alle Tremiti per 2 milioni e mezzo di euro”. “Senza contare – conclude Piemontese – i 2 milioni sulla rete degli impianti sportivi di 13 Comuni garganici, gli oltre 4 milioni per biblioteche di comunità a Peschici, Rodi Garganico, Tremiti, Vico del Gargano e Vieste, i circa 3 milioni sui beni ecclesiastici, la strategia: tutti investimenti sulle città e sui cittadini del Gargano, che, così, hanno più servizi e più qualità della vita, la premessa indispensabile per continuare ad abitare questa splendida terra ed essere orgogliosi protagonisti del proprio destino”.

di Redazione 


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