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Si è dimesso l'assessore regionale all'Ambiente indagato, le deleghe passano a Raffaele Piemontese

Si è dimesso Filippo Caracciolo. L’assessore all'Ambiente della Regione Puglia ha comunicato al presidente della giunta la sua decisione di rimettere le deleghe. “Una decisione – spiegano dalla Regione - motivata esclusivamente dall’intento di tutelare l’amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini”. 

L’ASSESSORE PIEMONTESE. Michele Emiliano ha deciso di assegnare le deleghe suddette (Qualità dell'ambiente - Ciclo rifiuti e bonifiche, Rischio industriale, Ecologia, Vigilanza ambientale) a Raffaele Piemontese, già assessore a Bilancio - AA.GG., Contenzioso Amministrativo, Bilancio e Ragioneria, Finanze, Demanio e Patrimonio, Provveditorato ed Economato, Sport per tutti, Politiche giovanili e cittadinanza sociale.

LE INDAGINI. Candidato del Pd alla Camera in un collegio uninominale, Caracciolo è indagato per corruzione e turbativa d'asta nell'ambito di una indagine della Procura di Bari su una gara d'appalto per 5,8 milioni di euro per la costruzione di una scuola media a Corato. L'indagine rappresenta un filone dell'inchiesta sull'Arca Puglia che nel dicembre scorso ha portato, tra l'altro, all'arresto dell'imprenditore Massimo Manchisi, titolare dell'impresa che sarebbe stata favorita dall'intervento di Caracciolo. Secondo l'ipotesi d'accusa, Caracciolo avrebbe indotto il presidente della commissione aggiudicatrice della gara, Donato Lamacchia, a favorire l'impresa di Manchisi, ottenendo da quest'ultimo la promessa di appoggio per le prossime elezioni.

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di Redazione 


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