Regione Puglia, si lavora per il prolungamento gratuito degli abbonamenti dei pendolari
Tra le varie categorie che sono state penalizzate dall'epidemia Covid-19 c'è anche quella degli studenti pendolari che all’inizio del mese di Marzo 2020 avevano acquistato abbonamenti per autobus e treni, per raggiungere la sede di studio e che, a causa della chiusura di scuole e università, non lo hanno utilizzato.
LA PETIZIONE. Un gruppo di studenti appartenenti alla mozione “Liberi e Ribelli” dei Giovani Democratici aveva lanciato una raccolta di firme online che aveva raggiunto quasi 1.000 adesioni e ha comunicato che ha contattato l'assessore della Regione Puglia con delega ai Trasporti, Giovanni Giannini, che ci ha messo al corrente delle novità sul tema trasporti. La Regione ha comunicato agli organizzatori di aver avviato una serie di contatti con le aziende concessionarie del servizio di Trasporto Pubblico Locale e che tutti i partecipanti hanno assicurato di voler garantire il prolungamento della validità degli abbonamenti per il periodo non goduto.
IL FONDO GOVERNATIVO. Il tema è in discussione nella conferenza Stato-Regioni in cui è prevista l'Istituzione di un Fondo straordinario per compensare la riduzione dei proventi da traffico e la previsione del prolungamento degli abbonamenti per la parte residua di validità, di cui si potrà usufruire a decorrere dal termine delle misure di limitazione della circolazione delle persone e i cui oneri devono essere coperti con risorse straordinarie appostate dal Governo nel Fondo. Ovviamente gli studenti ora aspettano una risposta ufficiale.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.