Salta il passaggio al giallo, la Puglia resta per un'altra settimana in zona arancione
I dati sui contagi sono i miglioramento ma non abbastanza da garantire alla Puglia il passaggio alla zona gialla, e il conseguente allentamento delle restrizioni a partire dalla riapertura di bar e ristoranti. La conferma è arrivata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha deciso sulla base del report settimanale della Cabina di regia. Ieri l'assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco, aveva fatto trapelare un certo ottimismo, ma pesa la pressione sugli ospedali con un numero di ricoverati (1.855) ancora alto.
LE REGOLE. Restano quindi le regole valide già da una settimana. Spostamenti - È vietato spostarsi fra regioni, salvo per chi è in possesso della certificazione verde Covid-19 (vaccinazione, guarigione da Covid, tampone negativo) - È vietato circolare dalle 22 alle 5 - È vietato spostarsi fuori dal proprio comune - È consentito spostarsi all'interno del comune verso un'abitazione privata, una sola volta al giorno, per massimo 4 persone, oltre figli minori di 18 anni, persone con disabilità o non autosufficienti Ristorazione - Ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono chiusi. È consentito il servizio a domicilio e, fino alle 22, l'asporto - I bar sono chiusi. È consentito il servizio a domicilio e, fino alle 18, l'asporto Attività - Lo sport è consentito all'aperto e presso i centri sportivi all'aperto - I negozi sono aperti - I servizi alla persona sono aperti (parrucchieri, barbieri, centri estetici) - Musei, cinema e teatri sono chiusi. Vietate sagre e feste.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.