“A Foggia commistione tra business criminali e politico-amministrativi”
La relazione della DIA sulla criminalità organizzata in Capitanata
E' stata pubblicata sul sito del Senato della Repubblica la relazione semestrale della DIA presentata dal Ministro dell’interno e relativa all’analisi sui fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso del II semestre del 2021.
IN PROVINCIA DI FOGGIA. Come di consueto una parte è stata dedicata alla situazione della Provincia di Foggia. Oltre alla parte sull'attività puramente criminale dei clan della provincia la DIA si è occupata della commistione tra la criminalità organizzata e l'apparato politico-amministrativo. “La tendenza – si legge nella relazione - delle consorterie mafiose a manipolare per i propri scopi le reti di relazioni a disposizione è emersa più volte nel passato e anche nel periodo di riferimento tale astuta duttilità operativa tipica di una vera e propria lobby economico-imprenditoriale trova conferma. I numerosi provvedimenti interdittivi ad esempio emessi dal Prefetto e lo scioglimento del Comune di Foggia del 6 agosto 2021 sono la chiara testimonianza dell’elevato grado di capacità dei sodalizi di stringere a livello locale relazioni diversificate e ad alta densità. La governance che interessava l’ente territoriale dauno improntata al perseguimento di interessi privati a danno del primario interesse pubblico alla legalità unitamente ad un contesto pervaso dalla presenza della criminalità organizzata di tipo mafioso ha favorito forme di condizionamento ambientale quale conseguenza della commistione tra business criminali e politico-amministrativi”.
RADICI E ICARO. “In questo scenario - continua il documento - l’operazione Radici condotta dalla Guardia di finanza l’11 novembre 2021 seppur non ascrivibile a contesti di criminalità organizzata ha messo in luce l’esistenza di un comitato d’affari composto da funzionari della Regione Puglia, imprenditori agricoli e consulenti agronomi operanti nel settore della silvicoltura che aveva quale scopo l’illecito conseguimento degli aiuti economici erogati dalle Istituzioni anche comunitarie. Parimenti significativa nel contesto delle infiltrazioni nella pubblica amministrazione è l’operazione “Icaro” del 13 dicembre 2021 condotta dalla Guardia di finanza che ha svelato la “manipolazione” di due gare di appalto bandite da Enti pubblici foggiani operanti nel campo della sanità. In particolare dalle attività di indagine è emerso che 3 dirigenti degli Enti pubblici committenti avrebbero realizzato con i referenti di una società una “corsia parallela riservata” per consentire a quest’ultima l’aggiudicazione delle gare mediante la preventiva predisposizione del capitolato speciale e del disciplinare di gara, attraverso la selezione di componenti compiacenti delle commissioni di gara che poi sarebbero stati condizionati nel loro operato”.
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