Da ex-brigatista a scrittore, Renato Curcio presenta a Foggia "Mal di lavoro"
Questa sera, al Csoa Scurìa in "Pagine di Contrasto"
Da ex brigatista a scrittore e saggista: da anni, Renato Curcio ha cambiato strumenti per “fare la rivoluzione”. Ora quell’attivista politico tra i fondatori delle Brigate Rosse per sferrare la sua critica al capitalismo usa la penna .
LA PRODUZIONE LETTERARIA. E la sua fertilissima produzione letteraria (che vanta un ventina di opere e che spazia dalla condizione dei detenuti al razzismo di matrice italica, dalla disumanizzanizzazione del lavoro moderno alla riflessione sulle istituzioni totali) ora, anziché il carcere, gli procura incontri e dibattiti in tutta Italia.
"MAL DI LAVORO" IN "PAGINE DI CONTRASTO". Renato Curcio (legato al nostro territorio anche grazie alle origini della madre, di Orsara di Puglia) torna, dunque, a Foggia per la presentazione di una delle sue ultime analisi sociologiche, “Mal di lavoro”, pubblicata per “Sensibili alle Foglie”, cooperativa editoriale e di ricerca sociale, fondata nel 1990 dallo stesso Curcio, da Stefano Petrella e da Nicola Valentino nel carcere di Rebibbia. Appuntamento, dunque, questa sera alle 20 al Csoa Scurìa (via Ammiraglio da Zara, 11) con la rassegna letteraria “Pagine di Contrasto", che ospiterà Renato Curcio e la sua “socioanalisi narrativa della sofferenza nelle attuali condizioni di lavoro”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.