PNRR, sul "caso Cassandro" Mainiero attacca: "Da PD e 5 Stelle solo bugie, è un provvedimento politico"
Si dissociano tutti. Sull'affidamento esterno alla società Cassandro per la rendicontazione dei fondi PNRR, dopo il PD prendono le distanze anche i 5 stelle, ribadendo come il provvedimento sia formalmente legittimo ma politicamente inopportuno. La minoranza in Consiglio comunale, però, non ci sta. E torna a mettere la discussione sul piano prettamente politico.
L'AFFIDAMENTO. La vicenda, com'è noto, riguarda l'affidamento a una società esterna dell’incarico relativo alla rendicontazione dei progetti PNRR. Si tratta della società Cassandro, già raggiunta nel 2021 da un’interdittiva antimafia (e successivamente ad amministrazione giudiziaria) correlata all’operazione sulle presunte infiltrazioni dei clan di Foggia nelle imprese agricole che avevano beneficiato di fondi europei."Sulla 'vicenda Cassandro' - tuona il consigliere di opposizione Giuseppe Mainiero - al Comune di Foggia si sta consumando politicamente un vigliacco gioco del cerino. Nel campo largo progressista, o meglio 'perbenista', ormai si fa a gara a prendere le distanze da quell'affidamento. Arrivando addirittura a sostenere che si tratterebbe di un atto totalmente gestionale, la cui competenza sarebbe esclusivamente dirigenziale. Bugie.
L'affidamento del servizio di rendicontazione dei progetti PNRR alla 'Cassandro Srl' è un atto assolutamente e pienamente politico. Senza se e senza ma".
LA DELIBERA DI GIUNTA. Per Mainiero, infatti, "la dirigente che ha firmato la determina, ha semplicemente dato corso all'indirizzo politico contenuto nella delibera di Giunta che avevo già ampiamente illustrato nel Consiglio comunale del 25 luglio, denunciando l'illegittimità della determina di affidamento alla 'Cassandro Srl' ad essa precedente, perché 'partorita' mentre al Comune di Foggia l'Unità di Missione PNRR era ancora vigente ed operativa nella sua tecnostruttura. Con quella delibera di Giunta, che ha soppresso l'Unità di Missione, si sono pre-costruite le condizioni per un'unica possibilità: l'esternalizzazione del servizio di rendicontazione dei progetti affidato nelle scorse settimane alla 'Cassandro Srl', cioè alla stessa società a cui - già nel mese di luglio - si voleva assegnare l'incarico. Non sono coincidenze, ma fatti che descrivono chiaramente la palese volontà politica non solo di portare all'esterno il servizio, ma anche di affidarlo intenzionalmente proprio alla Cassandro Srl".
LAVARSENE LE MANI. L'ex candidato sindaco evidenzia come non ci sia stata "nessuna preliminare indagine di mercato, così come impone il codice degli appalti, per gli affidamenti diretti. Una strada che tanto il PD quanto il M5S hanno deciso e condiviso con i propri assessori. Un' amministrazione seria e partiti degni di questo nome, di fronte a questi elementi incontestabili, si assumerebbero le proprie responsabilità, invece di tentare in modo politicamente squallido - dopo l'esplosione delle polemiche - di lavarsene le mani sostenendo che la politica non avrebbe avuto alcun ruolo in questa operazione".
LE ALTERNATIVE. Ma come finirà? Per Mainiero ci sono due strade: "Sul piano amministrativo questa pagina miserevole si chiuderà soltanto con il ripristino dell'Unità di Missione PNRR o con la decadenza dei bandi - completamente illegittimi, come ho avuto modo di dimostrare norme e documenti alla mano - con cui sono stati assunti i dirigenti ex articolo 110, tra i quali c'è la firmataria dell'affidamento alla "Cassandro Srl". Politicamente, invece, ci sono due ipotesi: o la Sindaca si piegherà alla richiesta del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle, ammettendo così di aver combinato l'ennesimo disastro e di essere una semplice esecutrice di ordini; o la prima cittadina confermerà l'affidamento, dimostrando che il PD ed il M5S non contano nulla. In questa seconda ipotesi si vedrà se gli indignati del giorno dopo dalla memoria cortissima avranno il coraggio di andare fino in fondo, ritirando i propri assessori e aprendo formalmente la prima crisi politica dell'Amministazione a poco più di un anno dal suo insediamento.
Insomma - conclude Mainiero -, comunque vada siamo rovinati. Con mille saluti alla tanto decantata "altra storia", che in realtà è molto più banalmente e tragicamente la celebrazione della mediocrità e della sciatteria arrivate al potere".
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.