Viene riaperta dopo circa 30 anni la chiesa di Santa Maria della Misericordia (nota come la Chiesa del Purgatorio), fondata nel 1650, restaurata e inaugurata oggi con una cerimonia condotta dal vescovo e da altre figure ecclesiastiche, tra cui Don Rocco Scotellaro, parroco della cattedrale, a cui sarà affidato il compito di gestirla.
UNA PICCOLA PROTESTA. La cerimonia di questa mattina, sarebbe dovuta essere aperta solo alle "autorità" invitate dalla stessa "
Magnificat dominum", promotrice dell'evento assieme all'arcidiocesi Foggia-Bovino. Una piccola folla di fedeli però ha mostrato dissenso per questa cerimonia chiusa - "Non potete impedirmi di entrare in un edificio pubblico" o "E’ un mio diritto poter assistere alla cerimonia" hanno sostenuto i contestatori – e vista la scarsa presenza di autorità (circa un decimo di quelle realmente invitate), metà della chiesa è stata riempita dai manifestanti e curiosi. Una volta riempita la sala principale, altri fedeli sono stati spostati nella sacrestia, dalla quale hanno potuto assistere alla messa grazie ad un proiettore.
UNA VETRINA SULL'ARTE SACRAMENTALE. Protagonista di questa riapertura, anche una mostra di arte sacramentale dei seguenti artisti: Elena Taggio, Assunta Fino, Pina Tucci, Pierluigi Bruno, Antonella del Grosso, Giorgio Borghesan, Elisabetta Papa, Giovanni Vitrani, Antonella Rucci, Michele Divito. "Un'esposizione totalmente autofinanziata”, tende a sottolineare Pierluigi Bruno, presidente dell'associazione culturale "Attratti dall'arte". Una mostra densa di spiritualità, ma anche di passione, come quella di Michele Divito, che caratterizza la sua attività artigianale realizzando opere sacramentali con le stesse tecniche utilizzate nel 1700.
UN NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO. Nasce così un nuovo riferimento culturale e spirituale per la Città e – come evidenzia il sindaco Gianni Mongelli - "sarà sicuramente un punto in più per il turismo sul nostro territorio”. La chiesa, originariamente dipinta di nero, ora ristrutturata, presenta 14 opere e ambienti luminosi con muri dipinti di bianco.