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Ricorso elezioni, Cangelli replica a Marasco: “Il Comune né condannato né arrogante”

Il commento dell'assessore all'Avvocatura

“Nessuna condanna è stata comminata ai danni del Comune di Foggia”. È la precisazione dell’assessore all’Avvocatura e al Contenzioso, Sergio Cangelli, con riferimento all’ordinanza con la quale il Tar ha autorizzato per l’ex candidato sindaco Augusto Marasco l’accesso agli atti inerenti i sottoscrittori delle liste che nell’ultima competizione per l’elezione del sindaco di Foggia e per il rinnovo del Consiglio comunale hanno sostenuto la candidatura di Franco Landella.
 
IL PAGAMENTO DELLE SPESE. «Il diniego alla visione della documentazione da parte del consigliere comunale Marasco e dei suoi legali è stato opposto dalla Commissione elettorale circondariale, alla cui decisione il Comune di Foggia si è evidentemente uniformato – spiega l’assessore comunale –. Una circostanza confermata dal fatto che nel provvedimento del Tar la condanna al pagamento delle spese è stata indirizzata al Ministero dell’Interno. D’altro canto non poteva essere diversamente, dal momento che il Comune di Foggia, anche in sede di costituzione in giudizio, ha formalizzato la propria volontà di far emergere, in tutta la sua evidenza e legittimità, l’assoluta trasparenza delle operazioni elettorali».
“NESSUN ATTO DI ARROGANZA”. «Capisco le ragioni di propaganda alla base delle dichiarazioni rilasciate dall’ex candidato sindaco del centrosinistra – conclude Cangelli –. È bene però non travisare la realtà dei fatti. Su materie così delicate non si possono ingenerare equivoci o evocare opacità che non esistono. In questa vicenda, che seguiamo con rispetto ed attenzione, il Comune di Foggia non si è reso protagonista di alcun atto di arroganza, contrariamente a quanto sostenuto dal consigliere Marasco».

di Redazione 


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