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Ricorso Tar, Marasco: “Legalità e trasparenza si affermano su arroganza e opacità”

Dopo la "vittoria", il commento del consigliere comunale

“All’ignoranza gridata rispondo con l’intelligenza silente”. Se questa frase ha probabilmente contribuito a fargli perdere qualche voto prima del ballottaggio – nell’ormai celebre confronto tv sospeso – ora Augusto Marasco può invece coniare un altro slogan, ma stavolta forte del “successo” al Tar: “Legalità e trasparenza si affermano e si devono affermare su arroganza e opacità”, ha commentato l’ex candidato sindaco del centrosinistra, ribadendo di voler svolgere “con serietà e responsabilità il compito politico che la città ci ha assegnato”.
LE SPESE. Il tribunale amministrativo regionale della Puglia ha infatti disposto che le carte e i materiali inerenti le ultime elezioni amministrative a Foggia, non rilasciati per presunte violazioni sulla Legge sulla Privacy, siano messi a disposizione dell'ex candidato sindaco di centrosinistra, e ha condannato il Ministero degli Interni e il Comune di Foggia a mille euro per il diniego nell'accesso agli atti.
SCHEDE NULLE E ANNULLATE. “È solo il primo round della battaglia – si legge nella nota del consigliere - lanciata da Marasco per la rilettura del voto che ha visto prevalere il candidato del centrodestra, Franco Landella, per soli 366 voti. Adesso i legali di Marasco potranno valutare con maggiore incisività i termini del ricorso principale, finalizzato alla verifica delle schede dichiarate nulle o addirittura all'annullamento del voto”.

di Redazione 


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